Sulle dichiarazioni rese dal sindaco di Procida Dino Ambrosino in merito all’arresto dell’ass. Antonio Carannante interviene l’ex sindaco ed ora capo dell’opposizione Luigi Muro. Muro ricorda che quando fu raggiunto da un avviso di garanzia l’attuale primo cittadino ebbe un comportamento completamente diverso. “All’ epoca Ambrosino scrisse che la comunità veniva messa in cattiva luce…” ricorda Muro, mentre oggi lo stesso sindaco afferma “Che grande cosa è abitare in un piccolo paese. In fin dei conti ciascuno conosce l’altro e sa capire e giudicare. Non siamo un nome, un numero, ma persone. La verità la rintracciamo, prima ancora che arrivi l’ispezione, perché ci conosciamo, ci frequentiamo, e sappiamo fare discernimento”. Ovvero, come utilizzare due pesi e due misure per valutare due fatti molto simili.
Ecco l’intervento di Luigi Muro.
DOPPIA MORALITA’
Mi è molto piaciuto l‘ intervento del Sindaco a commento dell’ arresto di un suo assessore per gravi accuse legate a presunti condizionamenti degli uffici per finalità privatistiche e presunta estorsione.
È vero in una piccola comunità ci conosciamo tutti ed è più facile farsi una idea. Io auguro all’ uomo ed al professionista un rapido e positivo chiarimento .
Ma questi nobili principi sono universali o valgono solo per gli amici?
Io credo che siano universali e lo sto spiegando a tante persone che sono disorientate dalle notizie di ieri e metto avanti ad ogni cosa l’ esigenza di rispettare la persona e la famiglia, certamente, sofferenti.
Poi mi arriva un messaggio di un amico lontano che mi invia l’allegato messaggio che Ambrosino fece all’ indomani di un avviso di garanzia da me ricevuto con successiva archiviazione (figuratevi se si fosse trattato di arresto…).
All’ epoca il Sindaco scrisse che ”la comunità veniva messa in cattiva luce…”
Mi viene anche ricordato il garantismo a corrente alternata che non valeva per la sorella di un avversario politico di cui si annunciarono e auspicarono la notte delle elezioni, imminenti arresti.
È proprio vero ci conosciamo tutti… e sappiano riconoscere le persone.
Meno male!