I fornai isolani pronti a spegnere i forni: la crisi si allarga, i costi aumentano a dismisura, così anche sull’isola verde si incomincia ad intravedere la difficoltà di produrre un bene di primo consumo così importante come il pane! Inevitabilmente, si va verso un aumento del costo al dettaglio di focacce, panini e sfilatini, addirittura potrebbe essere triplicato…e tutto ciò potrebbe significare un peso insostenibile per le tasche delle famiglie isolane.
I produttori di pane, piccoli e medi, che lavorano sulla nostra isola, si sono riuniti per decidere il da farsi…
Le ipotesi più oltranziste, prevedono uno stop dei forni almeno per una settimana, ma la durata del fermo potrebbe aumentare…
Ovviamente, si dovrebbe impedire ai fornitori della terraferma di sbarcare con i loro mezzi ed il prezioso contenuto sull’isola in concomitanza con l’astensione degli isolani…
La decisione da prendere è di quelle difficili, anche perché sarebbe difficile immaginare le tavole isolane senza pane…
Ed è per questo che i fornai stanno ancora riflettendo prima di prendere una drastica decisione e passare alle vie di fatto, proprio per preparare prima l’opinione pubblica locale, che dovrebbe sopportare l’astensione giustificata da una così alta motivazione…
Certo, pagare il pane – così come si prospetta – ad un prezzo triplicato rispetto a quello attuale, dovrebbe non convenire ai più….
Quindi si profila un periodo difficile, se il governo prossimo non provvederà a stilare i tanto sbandierati provvedimenti di aiuti alle imprese, che soffrono ai vari livelli i rincari soprattutto contenuti nelle bollette di luce e gas….
Il segnale che potrebbe venire dai panificatori isolani, dovrebbe risuonare con una forte eco in tutta la nazione, soprattutto se la manifestazione da mettere in campo avrà i contorni e la partecipazione corale di tutta la categoria e di tutta la popolazione…