Giustizia:pres Leone (giustizia tributaria) ‘Csm mai interloquito con noi, sono dispiaciuto’

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Roma 14 apr. (Adnkronos) – “Il Consiglio superiore della magistratura in questi anni non ha mai voluto avere, come peraltro previsto da varie disposizioni, alcuna interlocuzione con il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Il motivo andrebbe chiesto a loro. Personalmente sono molto dispiaciuto”. Così all’Adnkronos il presidente del Consiglio della Giustizia tributaria, Antonio Leone, sul silenzio del Csm dopo la delibera del Cpgt del 22 marzo scorso, in cui si chiedeva una interlocuzione con il Csm e dopo il suo discorso in occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario, lo scorso 5 aprile, in cui Leone affermava di percepire nella proposta del Csm un alone di sospetto verso i magistrati che svolgono la funzione di giudice tributario e un pregiudizio negativo nella giustizia tributaria.

“Solo casualmente, nei giorni scorsi, abbiamo saputo che avevano elaborato questa proposta, poi approvata, di modifica della circolare sugli incarichi extragiudiziari – ricorda – Premesso che è stato il legislatore, e non il Csm, a volere che i giudici ordinari potessero svolgere anche la funzione di giudice tributario, credo che alla base della decisione ci siano le solite dinamiche correntizie”.

Secondo il presidente della Giustizia tributaria, “le elezioni per il rinnovo del Csm si avvicinano e alcuni gruppi associativi non vedono di buon occhio che un magistrato scriva sentenze per un’altra giurisdizione, rendendo così un servizio all’Erario e al cittadino contribuente. In compenso, senza alcun problema, può scrivere libri e fare il conferenziere a pagamento”.