OGGI PRESENTATO IL PROGRAMMA DELLA IV EDIZIONE DEL CONTASTORIE

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    Quarta edizione de IL CONTASTORIE Il Contastorie è ormai una realtà sedimentata nell’isola d’Ischia,

    avendo definito di anno in anno (siamo al quarto, ormai!!!) sia le

    proprie proposte sia le iniziative più adatte al pubblico che

    frequenta l’isola al termine dei più affollati mesi estivi. Obiettivo

    primario è sempre la valorizzazione del patrimonio naturale,

    artistico e storico dell’isola, che un uso turistico distratto

    trascura o non conosce a sufficienza: questo vale anzitutto per gli

    incontri sulla storia antica e sull’archeologia del golfo nella

    cornice di Villa Arbusto, in prossimità del Museo e dei suoi tesori.

    Sono incontri organizzati in collaborazione con la Soprintendenza

    Archeologica di Napoli e con il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Pisa. Ogni anno i più

    brillanti allievi di Salvatore Settis e Lucia Faedo vengono infatti a proporci i risultati dei loro

    studi; quest’anno parleremo di mercati e di osterie, com’erano a Pompei e nel colorito mondo

    romano. Una collaborazione importante che affianca Costanza Gialanella, responsabile del

    Museo, e Alessandra Benini, archeologa subacquea di punta, già presente la scorsa stagione.

    Archeologica di Napoli e con il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Pisa. Ogni anno i più

    brillanti allievi di Salvatore Settis e Lucia Faedo vengono infatti a proporci i risultati dei loro

    studi; quest’anno parleremo di mercati e di osterie, com’erano a Pompei e nel colorito mondo

    romano. Una collaborazione importante che affianca Costanza Gialanella, responsabile del

    Museo, e Alessandra Benini, archeologa subacquea di punta, già presente la scorsa stagione. La

    Coppa di Nestore è il simbolo per eccellenza di questo ciclo come del Museo, anche se sempre

    aperta è la questione se quel Nestore è il vecchio saggio dell’Odissea o era un Nestore ischitano di

    una già fiorente civiltà. Quel che importa è che nei prossimi giorni anche di lui si parlerà,

    all’interno di un “racconto mediterraneo” che proporrà, tramite la rilettura di personaggi di

    punta del teatro italiano, da Moni Ovadia a Maddalena Crippa a Davide Riondino, proprio alcuni

    canti del poema omerico. Un altro viaggiatore instancabile mediterraneo, Paolo di Tarso, sarà

    invece protagonista di un racconto – la vigilia del suo martirio a Roma – fatto da un giudeo-greco-
    romano, vero fondatore del cristianesimo e primo negatore dell’avversione allo “straniero”.

    Autore del testo padre Ermes Ronchi, figura ormai nota anche al pubblico televisivo, che, dopo

    una breve introduzione, lascerà la scena a Luciano Bertoli. Poi due serate per due star: Giovanna

    Marini e Umberto Orsini animeranno due spettacoli memorabili in cui la voce e la musica sono

    inestricabilmente legate. Non può però mancare nel programma il doveroso spazio riservato alla

    scena napoletana: con l’omaggio a Eduardo De Filippo, a Nino Rota, a Franco Autiero con un

    singolare spettacolo, Gli espiantati, in cui sarà in scena, oltre ad Alessandra Borgia, anche un

    medico, Fulvio Calise. Per soddisfare le molte richieste della prima proposta lo scorso anno,

    riprendono anche quest’anno gli itinerari “dentro” un’isola segreta, attraverso le case di tufo, i

    sentieri nascosti, le fonti sorgive, i vulcani, una vegetazione ricca e intatta, condotti da

    Teatro, arte, natura ma anche la politica, l’economia, la scienza: per la prima, un importante

    dibattito con i presidenti di tre Regioni, Chiamparino, Caldoro, Pittella, a riflettere su quali

    sono le strade da percorrere nel rispetto del bene comune; tre economisti e politologi, Manuela

    D’Onofrio, Emanuele Brancaccio, Guido Viale discuteranno invece in tre incontri su quale futuro

    ci aspetta, come cittadini europei; infine, un ciclo di conferenze organizzate da Pietro Greco,

    giornalista scientifico di grande serietà e valore (e ischitano di nascita) parlerà alla Biblioteca

    Antoniana di ciò che significa vivere “sotto il vulcano”: nei tempi antichi di Ischia come del

    Vesuvio. Insomma un programma aperto, che lascia al turista, non per caso ma per scelta, di

    vivere la sua stagione di mare e di terme, e anche di riservarsi uno spazio felice nell’ordine delle