PROCIDA. AMIANTO… E ME NE VANTO? L’AMMINISTRAZIONE FACCIA CHIAREZZA

I consiglieri comunali della lista Procida Per Tutti chiedono che l’amministrazione di Procida guidata dal sindaco Dino Ambrosino faccia chiarezza in merito all’amianto che sembra sia stato deposto nei pressi del complesso carcerario di Palazzo D’Avalos. “Siamo davvero perplessi -denunciano i rappresentanti di Procida per Tutti- della condotta di quest’amministrazione che prima addita un concittadino di essere “sporcaccione seriale” e poi agisce in spregio alle norme di tutela ambientale, della salute e mettendo a repentaglio la pubblica e privata incolumità pur di appuntarsi al petto la medaglia dell’ennesima inaugurazione farlocca”.

Ecco la denuncia di Procida per Tutti.
Era la fine di luglio e l’accesa campagna elettorale doveva ancora avviarsi, l’amministrazione Ambrosino a voler enfatizzare la propria sensibilità sulla tematica ambientale usò i social media per mettere alla gogna un concittadino reo di aver depositato sacchi neri contravvenendo le disposizioni. Si gridò al reato ambientale e ci si stracciarono le vesti.
Durante l’ultimo consiglio Comunale si è discusso della variazione al bilancio per il FINANZIAMENTO da parte della Regione di un intervento di bonifica dell’amianto nell’ex complesso carcerario/Palazzo d’Avalos! Un grandissimo risultato, frutto di un processo partito da lontano: nel 2017 si partecipò ad un bando del Ministero dell’Ambiente per finanziare la progettazione risultando tra i primi in Italia, poi si proseguí con le successive fasi progettuali fino ad aderire ad un bando regionale per gli interventi di bonifica! Questa si che è BUONA AMMINISTRAZIONE!!! Peccato che, nonostante l’AMMINISTRAZIONE fosse a conoscenza del gravissimo problema (certificato dall’ASL), si sia continuato a propagandare delle mirabilie delle attività proposte (presepi viventi, albe con colazioni, visite turistiche, giardini d’incanti, banchetti a palazzo…) limitandosi un minimo intervento di 5.000 euro affidato alla B-Recycling.
Abbiamo delle domande da fare.
Se è vero com’è vero che l’Amministrazione sapeva perché ha reiterato questo comportamento scellerato?
Se si era certi di essere finanziati (e lo si era visto per l’annualità precedente al bando avevano partecipato pochissimi comuni) che senso hanno avuto le continue inaugurazioni (re-inaugurazioni, re-re-inaugurazioni…)?
Se è vero com’è vero che la dannosità della fibra di amianto è legato al fatto che possa essere trasportata in aria, ha senso l’affermazione del vicesindaco secondo cui nel giardino non siano stati individuati M.C.A. (manufatti contenenti amianto)?
Consultando gli atti siamo davvero perplessi della condotta di quest’amministrazione che prima addita un concittadino di essere “sporcaccione seriale” e poi agisce in spregio alle norme di tutela ambientale, della salute e mettendo a repentaglio la pubblica e privata incolumità pur di appuntarsi al petto la medaglia dell’ennesima inaugurazione farlocca.
Su questa scia proseguiremo a monitorare atti, progetti, affidamenti, perché tutti hanno il diritto di sapere!

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