ROCCO LOPARDO, FEDERMOTO RIBATTE AD ANTIMO PUCA

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Rocco Lopardo, presidente Commissione turistica e tempo libero Federazione motociclistica italiana ci ha inviato un comunicato nel quale si legge:
” Ho letto e preso atto delle critiche espresse dal signor Antimo Puca circa il Raduno Motociclisitco tenutosi recentemente ad Ischia.
Nel pieno rispetto delle idee e delle opinioni personali, mi preme però rispondere ed evidenziare alcuni aspetti che ritengo essenziali.
In qualità di Presidente della Commissione Turistica e Tempo Libero della Federazione Motociclistica Italiana, riaffermo con chiarezza che la nostra vocazione e i nostri incontri si svolgono nella più assoluta correttezza istituzionale e con i relativi permessi rilasciati dalle Autorità e dalle Prefetture locali. Ritengo il turismo, anche in moto, un risorsa preziosa per questo nostro bellissimo paese ed una occasione importante per i territori che attraversiamo e visitiamo rispettando scrupolosamente sia il Codice della Strada che le eventuali disposizioni o limiti indicate dalle Autorità locali.
Aggiungo che il nostro spirito è quello dell’ incontro e dell’amicizia verso i luoghi che attraversiamo, perché questo è il vero spirito di chi vive la motocicletta come mezzo della propria passione.
La nostra vocazione è certamente anche ecologica e non solo perché una moto inquina molto meno di un auto, ma perché è molto meno invasiva proprio nei confronti del territorio. Aggiungo che i motociclisti della nostra Federazione hanno stretto accordi con il Corpo della Forestale, i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco con protocolli di accordi mirati proprio alla salvaguardia del territorio e che i nostri volontari fanno parte a pieno della Protezione Civile e sono stati impiegati in molte tragiche occasioni di calamità naturali. Rispetto il disagio del signor Puca, ma sinceramente non mi sembra che una fila di motociclisti sia un danno e un’offesa alla Natura in un Paese che, pur essendo il più bello del mondo, soffre di ben più gravi problemi di cementificazione, dissesto e degrado del territorio come, ahimè, confermano i sempre più frequenti disastri e tragedie avvenute di fronte all’inasprirsi delle condizioni climatiche