Stefano Palazzi, procuratore della Figc, questa mattina è stato in Procura a Napoli, per incontrare il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, che con i suoi sostituti coordina l’inchiesta nella quale è indagato Claudio Lotito per tentata estorsione. Palazzi è rimasto in Procura oltre un’ora e ha messo a disposizione dei pm gli atti relativi all’inchiesta sportiva già partita dopo la denuncia del direttore sportivo dell’Ischia Calcio, Iodice, dal quale è nata l’indagine che ha coinvolto Lotito, presidente della Lazio, della Salernitana e consigliere della Figc. Si tratta, come noto, dell’ormai famoso audio pubblicato in febbraio da “Repubblica”. I pm, appena possibile, faranno avere a Palazzi i primi risultati della loro maxi-inchiesta. Ma per il procuratore Figc sono scaduti ormai i termini e altre deroghe dalla Procura del Coni, visti anche i rapporti non facili, non dovrebbero arrivare: per la prossima settimana quindi è attesa una decisione sull’indagine. Improbabile, visti anche gli ultimi sviluppi, l’archiviazione. Quasi certo il deferimento di Lotito in base all’articolo 1 del codice di giustizia sportiva: alcune società interrogate (fra queste Albinoleffe, Pavia, Teramo, Grosseto, Ischia) potrebbero aver confermato di aver ricevuto pressioni, promesse di contributi, per votare il bilancio della Lega Pro e salvare così la presidenza a Mario Macalli. Inoltre c’è il caso Gubbio: come ammesso dagli stessi dirigenti umbri, ci sarebbe stato un incontro con Lotito che avrebbe promesso un suo interessamento per ripescare il club in Lega Pro e anche di fare avere tre calciatori delle giovanili (violando anche le norme sul mercato). Si tratterebbe di un voto di scambio, proibito dalle regole sportive. Lotito rischia la decadenza da consigliere Figc, cui tiene molto.
da www.repubblica.it