Le risposte sul concorso scuola che interesserà i docenti nel corso del 2019 sono stare fornite dal dott. Pinneri Vice capo di gabinetto del Ministro Bussetti che ha incontrato i rappresentanti di FLC- CGIL, ADI, LINK.
I tempi per l’attivazione
“Sul concorso – scrivono FLC- CGIL, ADI, LINK in un comunicato– ci è stato semplicemente confermato che le nuova procedura verrà approvata insieme alla Legge di Bilancio a fine dicembre, come del resto già noto a tutti. Ma sulle tempistiche di indizione del bando non vi è nessuna reale risposta.”
In realtà i tempi sono noti e dipendono se l’attivazione delle procedure partirà già a gennaio. Si prenda come analogia il concorso straordinario per infanzia e primaria: il decreto approvato a luglio ed entrato in vigore il 12 agosto ha portato alla pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre e nullaosta alla pubblicazione del bando.
Certo, per il concorso ordinario della scuola secondaria c’è un particolare che non è da sottovalutare, ossia la ricognizione dei posti liberi. Quando potrà essere fatta? Con riferimento a quali anni scolastici?
Il testo presentato in Legge di bilancio 2019 presenta una importante novità rispetto ai concorsi del 2012 e 2016. Si tratta della possibilità di scegliere solo un numero limitato di classi di concorso per le quali partecipare, anche se il titolo di studio permette l’accesso a più classi di concorso.
- Non si potrà accedere a tutte le classi di concorso alle quali il titolo di laurea consente di accedere, qualora siano più di una per ordine di scuola (scuola secondaria I e II grado)
- si dovrà scegliere una classe di concorso per la scuola secondaria di I e una per la classe secondaria di II grado
- non ci saranno prove per ambiti disciplinari, ma solo distinte per classi di concorso.
Ciascun candidato dunque può partecipare solo a un massimo di quattro procedure concorsuali.
Il Ministero ha spiegato che è una scelta organizzativa nella gestione delle procedure concorsuali.
24 CFU
Per quanto riguarda i 24 CFU – prosegue il comunicato – per questo nuovo anno accademico non è stata data nessuna garanzia sulle modalità con cui verranno erogati, e non è chiaro se le garanzie, sia a livello didattico che di diritto allo studio (gratuità del semestre aggiuntivo, tassazione in base al reddito, etc.) saranno rispettate anche quest’anno oppure verrano meno.