Da questa mattina si registrano rialzi sui listini dei prezzi consigliati dei carburanti alla pompa, sulla scia dei rialzi delle quotazioni in Mediterraneo. I prezzi aumentano in Italia ma non raggiungono di certo i livelli dell’isola d’Ischia. Sull’isolaverde la benzina sfiora gli € 2.00 (ora in alcune pompe 1.963), e spesso li supera, ed il gasolio è vicino ad € 1,9 (ora in alcune pompe a 1.818), si tratta di prezzi che sono più cari di circa il 20% per cento rispetto alla media italiana. Ciò significa che mentre gli italiani del continente riescono a pagare sei pieni, con gli stessi soldi gli automobilisti della nostra isola ne pagano cinque con la pompa in self service. Questo servizio stranamente sull’isola non ha riduzione per una decisione “di cartello” dei vari distributori. Una vera discriminazione per tutti gli automobilisti isolani. Sulla vicenda ricordiamo che è intervenuto con forza, con una petizione ed una richiesta d’intervento degli organi di controllo, il dott. Giovanni Cricco, ma purtroppo la situazione non è cambiata.
Ma andiamo a vedere cosa succede nell’Italia dei carburanti che a noi non appartiene.
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP, Italiana Petroli (ex TotalErg) e Q8 hanno aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 14mila impianti: benzina self service a 1,645 euro/litro (invariato, pompe bianche 1,622), diesel a 1,521 euro/litro (invariato, pompe bianche 1,503).
Benzina servito a 1,760 euro/litro (-1 millesimo, pompe bianche 1,666), diesel a 1,641 euro/litro (-1, pompe bianche 1,547). Gpl a 0,670 euro/litro (invariato, pompe bianche 0,655), metano a 0,966 euro/kg (invariato, pompe bianche 0,955).In allegato le tabelle con i prezzi per marchio e le variazioni
