VIVARA, UFFICIALE GIUDIZIARIO RESTITUISCE L’ISOLOTTO AGLI EREDI. BORRELLI (VERDI): SENTENZE VANNO RISPETTATE

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 Chiediamo al Ministro Costa massima attenzione su Vivara.

“Sarà l’Ufficiale giudiziario a riconsegnare l’isolotto di Vivara agli eredi di Domenico Scotto Lachianca il prossimo lunedì 17 dicembre alle ore 9.00. In esecuzione della sentenza 2067 del 2015 pronunciata dalla Corte d’Appello del Tribunale di Napoli, Antonio e Francesca Diana torneranno in possesso dell’isola. La Fondazione Albano Francescano sarà dunque semplicemente sostituita nei rapporti giuridici inerenti l’isola di Vivara dai Signori Diana, con i quali ciascuna associazione in futuro si dovrà relazionare”. Lo ha reso noto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. “Le sentenze vanno rispettate – prosegue il consigliere Borrelli – e auspichiamo che la posizione giuridica di ciascuna associazione nei confronti della nuova proprietà non cambi. Chiediamo al Ministro all’Ambiente, Sergio Costa, di porre la massima attenzione sull’isolotto all’indomani del passaggio di consegne. Ritengo fondamentale che non si cancelli quanto di buono è stato fatto nel corso di questi anni, che hanno visto le associazioni e gli ambientalisti difendere a denti stretti uno dei patrimoni naturalistici più importanti della nostra regione. Chiediamo ai nuovi proprietari di prendere impegni precisi sulla prosecuzione delle azioni a tutela di questa meraviglia della natura per le quali siamo pronti, come sempre, a garantire il pieno sostegno dei Verdi della Campania”.

“Vivara è riserva naturale dal 2002 non c’è nulla da temere con il cambio della proprietà – ha dichiarato Roberto Gabriele presidente dell’associazione Vivara. Anzi, può darsi che sia più semplice avere una interlocuzione con i nuovi proprietari che non con un consiglio di amministrazione di un Ente come accaduto finora. Aspettiamo di vedere come la nuova proprietà si interfaccerà con il Comitato che gestisce la Riserva e auspichiamo che ci sia un rinnovamento del Comitato stesso che consenta il funzionamento a pieno regime delle attività”.

“Abbiamo collaborato con il Comitato di gestione della Riserva  nel corso di questi anni per il censimento e il monitoraggio delle specie faunistiche presenti – ha affermato Luigi Esposito docente del dip.to Medicina veterinaria e gestione risorse faunistiche – si tratta di una Zona a Protezione Speciale della direttiva Uccelli dell’UE e sono convinto che il cambio della proprietà in alcun modo possa determinare modifiche alle linee guida già concordate con il Ministero dell’Ambiente per ciò che attiene la conservazione di questo patrimonio naturalistico eccezionale”.