VIVA L’ITALIA. DI VINCENZO ACUNTO

E’ il titolo di una bella canzone di De Gregori del 1979 il cui incipit iniziale è “Viva l’Italia, l’Italia liberata, l’Italia del valzer, l’Italia del caffè. L’Italia derubata e colpita al cuore, viva l’Italia, l’Italia che non muore. Viva l’Italia, presa a tradimento, l’Italia assassinata dai giornali e dal cemento”. Quante ricorrenze sintetizzate che, purtroppo, sembrano tuttora persistenti! Sono settimane che l’informazione dedica la sua attenzione esclusivamente all’assassinio della giovane Giulia Cecchettin, per mano del fidanzato,

– proiettando gli approfondimenti alla ricerca di una responsabilità collettiva dell’uomo verso la donna. Trasmissioni melense e ipocrite, partecipate da competenti sedicenti che, nel mentre cercano “peli nell’uovo” del genere umano, si lasciano passare sotto il naso eventi di una gravità che, in un crescendo pazzesco e burlesco allo stesso tempo, confermano la disattenzione collettiva agli omicidi delle donne. Il BIE (bureau international des expositions) organizzazione internazionale, intergovernativa, con sede a Parigi, ha scelto, per l’anno 2030, la città di Riad in Arabia Saudita

(Vincenzo Acunto)

quale sede per la esposizione mondiale dei mezzi e delle imprese sviluppate per soddisfare le esigenze della civilizzazione umana. Roma, capitale d’Italia, capitale mondiale della cristianità, capitale della storia dell’occidente, è stata relegata ad un misero terzo posto (dopo la Corea che esprime l’attuale presidente del bureau “Choi Jai-chul”). La notizia è stata commentata nelle pagine interne dei giornali, senza particolari risalti o commenti, pur se l’ambasciatore Giampiero Massolo (diplomatico di lungo corso) s’è lasciato scappare un’osservazione pesante “Oggi l’Esposizione, ieri i mondiali di calcio, domani chissà, le Olimpiadi. Vale il principio dell’interesse economico! Non vorrei che si arrivasse alla compravendita dei seggi nel consiglio di sicurezza dell’Onu”! Una denuncia forte, che oltre a fare merito al nostro ambasciatore, conferma altre vicende “spicciole” dei mesi scorsi che hanno visto coinvolti giocatori e allenatori di calcio che hanno lasciato i loro impegni per correre dietro al denaro arabo che sembra piovere dal cielo. Mi chiedo: “ma nessuno si scandalizza se in questi paesi le donne sono considerate dei semplici “oggetti per la soddisfazione maschile?”…”se vengono esposte come il vello d’oro di una soddisfazione pura e semplice per poi essere buttate nel cestino dei rifiuti se danno fastidio?”. Come mai al nostro sistema di informazione interessa più la vicenda di un disgraziato che uccide la sua fidanzatina perché si laurea prima di lui e tace di eventi (di risalto mondiale come i campionati del mondo di calcio o l’EXPO) che si organizzano con grande dispendio di risorse, per purificare agli occhi del mondo sistemi di governo che fanno della donna carne da macello? Qualcuno potrebbe dire che certe manifestazioni aiutano a modernizzarsi. Non saprei vedendo –

epa10373191 Lionel Messi of Argentina (C) receives a coat from Tamim bin Hamad Al Thani (2-L), the Emir of Qatar, as FIFA President Gianni Infantino (R) looks on after the FIFA World Cup 2022 Final between Argentina and France at Lusail stadium, Lusail, Qatar, 18 December 2022. EPA/Tolga Bozoglu

la veste islamica che deve essere indossata da una nazionale occidentale vincitrice del trofeo, prima che gli venisse consegnata la coppa. E chi lo va a dire alle madri delle tante ragazze uccise perché non vogliono sottostare, oggi, ai matrimoni combinati o alle madri di quei tanti lavoratori morti –

– per allestire i padiglioni dei mondiali di calcio e domani dell’Expo che lavorano, sottopagati e ignari di che cosa siano le norme sulla sicurezza sul lavoro? A mio giudizio è evidente che il nostro sistema di informazione preferisce stare in pantofole dorate a commentare una disgrazia piuttosto che andare alla ricerca di notizie per informare il popolo affinché si formi una “coscienza collettiva” che possa aiutare ad affrancarsi da certe violenze di sistemi. E poiché il popolo normale la legittimazione dei prepotenti non la gradisce, con false rappresentazioni, sarebbe ora che si invertisse il percorso. Ad esempio nello sport che, per eccellenza, rappresenta la sintesi del rispetto umano e della fratellanza tra le persone, i governi occidentali dovrebbero fare una opportuna pressione sulla FIFA perché non si organizzino eventi sportivi di risonanza mondiale fino a che la donna non sia dichiarata libera e affrancata dallo strapotere dell’uomo e possa liberamente decidere del suo destino e godere dei suoi diritti. Così pure nel BIE. O dobbiamo ritenere che, come ha detto l’ambasciatore Massolo, tutto ha un prezzo? Perché se è così la si dovrebbe smettere di parlare di femminicidi, stupri o violenze in quanto è da ipocriti se poi ci si va a sedere e a fare affari con chi considera il violentare o uccidere una donna un fatto marginale. Se l’allenatore Mancini ritiene che per lui è più conveniente andare ad allenare l’Arabia Saudita piuttosto che l’Italia è libero di farlo. Deve però sapere che gli verrà ritirata la tessera che lo abilita al ruolo nei club aderenti alla FIFA. Così pure per i calciatori. In quanto un’organizzazione internazionale che fa dello sport un argomento di fratellanza, non può avere tra i suoi tesserati persone che vanno a pranzo con Barbablù.  Chi vuole andare vada ma sappia che, al ritorno, se ritorna, dovrà ricominciare daccapo. Che non si iscrivano le squadre di paesi che non rispettano la donna o che lasciano il popolo nell’indigenza, a competizioni internazionali (che giocassero tra di loro fino a quando non avranno cambiato registro) e vedremo se il popolo partorirà reazioni o resterà ancora a credere alla favola di Lazzaro e del ricco epulone. Gli occidentali devono avere ben chiaro che: o ci si tutela con tutti i mezzi pacifici o siamo destinati a soccombere alla pressione islamica che, con tante disponibilità finanziarie, non ha freni inibitori. acuntovi@libero.it

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