
La mia famiglia fa vino per lo meno da 5 generazioni.Secondo la tradizione familiare il vino contadino non è mai un monovitigno, ogni uva dà un valore al bicchiere di vino.Esempio la forastera dà gradazione, la biancolella, la malvasia…danno aromi, l’uva pane da corpo o struttura….In base alle quantità abbiamo un vino che può accentuare delle peculiarità, poco o molto alcolico, più profumi o meno profumi…Il vino contadino si lavora in grotte scavate nei terreni, vi è una mentalità, che consente, attraverso l’arieggiatura, una temperatura costante, intorno ai 16 gradi.

Quasi sempre, nel mio caso è così, la pigiatura a piedi o meccanica e tracciatura, avvengono in un locale posto su un livello superiore alla cantina, quindi il mosto per caduta riempie le botti, poi con travasi si fa la pulizia del vino, dalla vendemmia alla chiarificazione del vino passano mesi…Abbiamo una bella usanza, San Martino, ogni mosto è vino, coincide con l’anno agrario, praticamente, l’estate contadina, ringraziamento per il raccolto e ben augurante per le nuove semine…Altra usanza, è offensivo non entrare a bere un bicchiere di vino, quando la cantina è aperta, prima di bere ‘U Muzzucon, una supponta alimentare fatta da fichi secchi, fave arrappate, salciccia affumicata o alice salata, su cui bersi uno o più bicchieri di vino.. I costi di produzione ischitani sono minimo 7 volte superiore a quelli del Sannio o di altri territori….Quasi tutto il lavoro è manuale, solo il motocoltivatore e la carriola a motore, aiutano la coltivazione, terreni frammentati, distanti tra loro, senza dilungarmi…Coltivare un ettaro a Benevento costa 3000/4000 euro l anno ad Ischia 20000.euroUn litro di vino a Benevento costa 1 euro ad Ischia 7 euro.. Quando pagate meno non state bevendo vino ischitano…Retrogusto amarognolo, colore paglierino intenso….sono solo alcune peculiarità del nostro vino.Cin cin. La civiltà agreste, un patrimonio dimenticato.
di Filippo Florio