E’ iniziata quella che dovrebbe essere la settimana decisiva per le sorti di Villa Mercede, la struttura sanitaria di Fontana.
Sindaci e sindacati sono in attesa della convocazione in prefettura, per un tavolo nel quale vengano innanzitutto garantiti gli stipendi arretrati per i 42 dipendenti. Ma l’Asl ha già preannunciato che, in caso di presentazione di fideiussione da parte della cooperativa che attualmente gestisce il servizio, è pronta a versare i 200 mila euro necessari per ripianare il debito dei 5 mesi di stipendio arretrati.
Ma la partita più importante e delicata resta quella del futuro della struttura che, così come è stata ridisegnata dall’asl, risultata essere ridimensionata nei servizi erogati. E questo potrebbe significare la necessità di un numero inferiore di addetti.
Accanto a ciò, in linea parallela, resta la vicenda giudiziaria: c’è un nuovo bando, con una assegnazione che è stata impugnata. Poi, la situazione dare/avere tra asl e cooperativa Civitas: l’azienda sanitaria ha chiesto la restituzione di somme già versate alla cooperativa per servizi non erogati, ammontanti a 700 mila euro.
Al momento le parti restano quindi in attesa della convocazione del prefetto che potrebbe giungere già nelle prossime ore.
Ma i lavoratori sono sempre sul piede di guerra, e di certo non aspetteranno troppo tempo ancora…