La Co.Vi.Soc ha respinto il ricorso del Viareggio del presidente Domenico Filippelli ritenendo non valida la fidejussione presentata dalla nuova proprietà. Così scompare la società bianconera dai radar del calcio professionistico. Tifosi imbufaliti con la nuova proprietà che ancora, nonostante da più di un mese fosse già a lavoro nella costruzione della squadra e nel riassetto dell’organigramma societario, non si è mai presentata alla città. “E’ una vergogna” dicono in coro la cinquantina di tifosi bianconeri radunatisi davanti allo stadio dei Pini, dove però della nuova proprietà non c’è l’ombra di nessuno, l’unica presente è l’addetta stampa della scorsa stagione Elena Francesconi che certo in tutta questa malsana vicenda c’entra ben poco e anzi è “vittima” tanto quanto i tifosi.”Questa è un’enorme mancanza di rispetto nei confronti della città – continuano i tifosi – di Carpina avevamo già sentito più di una voce circa la poca credibilità ma adesso non possiamo che pensare le stesse cose pure del presidente Filippelli”.
Bocche cucite da parte della nuova proprietà che parla di “fulmine a ciel sereno”. La società farà comunque ricorso al Tnas e anche direttamente all’Alta Corte di Giustizia Sportiva. Ma i tempi sono non stretti, strettissimi. Gli orizzonti sono bui ed è quasi certo che la squadra ripartirà dalla Serie D o dall’Eccellenza. Un dramma sportivo dopo gli 11 grandi anni della gestione Dinelli.
E pensare che più di una volta questi nuovi personaggi (sempre rimasti nell’ombra e mai presentatisi pubblicamente) hanno rassicurato l’ambiente tramite dichiarazioni rilasciate a stampa locale e nazionale. La squadra agli ordini del nuovo tecnico Agenore Maurizi (scelto nonostante la contestazione dei tifosi) addirittura si era già radunata da lunedì scorso (14 luglio) nel ritiro di Montecatini e praticamente lavora da una settimana allo stadio di Borgo a Buggiano nella preparazione pre-campionato. Inoltre il dg Daniele Carpina e il ds Salvatore Basile avevano già messo a segno diversi colpi di mercato in entrata. Ma ora, con la radiazione del Viareggio dalla Lega Pro (anche se bisognerà vedere l’esito di questo ricorso d’urgenza al Tnas e all’Alta Corte di Giustizia Sportiva), è come a nascondino: “Bomba libera tutti”. Giocatori tutti liberi e la prima gloriosa squadra della città che cade in rovina come già accaduto in passato (questa è la terza volta negli ultimi vent’anni: 1994, 2003 e ora 2014).
da www.viareggino.com