La questione Caremar, con la privatizzazione in atto, preoccupa ancora i sindacati dei lavoratori; sulla vertenza in atto, è intervenuta la segreteria del dipartimento marittimo-portuale della Filt-Cgil della Campania, con una nota inviata alla società, alla regione, alla prefettura, a capitaneria di porto, procura della repubblica, carabinieri e all’asl napoli 1: “nonostante la massiccia mobilitazione dei lavoratori marittimi e la loro adesione allo sciopero indetto dalla Filt-Cgil il 12 novembre, il management aziendale e la Regione Campania continuano – secondo la Filt Cgil Campania – a dare prova di inconcludenza, scarsa professionalità e spirito di servizio”.
“Mentre i lavoratori continuano a sgobbare per sedici ore al giorno se non più, viste le emergenze stagionali dell’inverno, a tutt’oggi non sono stati pagati gli stipendi del mese, e non si intravede data di un loro possibile pagamento, nonostante il fatto che l’anticipo è stato corrisposto solo al 60% di quanto stabilito dal contratto nazionale di lavoro”.
La situazione è ritenuta inaccettabile dal sindacato che per questo motivo, sta procedendo ad indire un ulteriore sciopero di 48 ore entro i tempi previsti dalla legge”.
Nel frattempo, restano in piedi tutti i quesiti che animano la vertenza sindacale in atto; la Filt Cgil chiede di conoscere infatti: i tempi e gli esatti importi di corresponsione della convenzione da parte dello Stato alla Regione e della Regione a Caremar, visto che la copertura era garantita per legge a partire dal 2009; tutte le spese sostenute da Caremar negli ultimi 4 anni, corredate di copia delle fatture per verificare le tempistiche dei pagamenti ai fornitori in relazione agli obblighi contrattuali dei lavoratori.
Il sindacato chiede inoltre “l’apertura di una inchiesta da parte della Procura della Repubblica in merito a come sono stati gestiti i soldi pubblici in questi anni” ed anche risposte al motivo del ricorso al noleggio di mezzi da parte dei privati “mentre i mezzi Caremar languivano sulle banchine in attesa di manutenzione e pezzi di ricambio”.
La lista delle richieste sindacali comprende pure:
il trasferimento a Roma di tutte le funzioni ispettive relative alla sicurezza della navigazione ed il controllo dei registri dell’orario di lavoro, “stante l’inefficacia delle azioni condotte in merito da parte della Capitaneria di Porto di Napoli”;
“la verifica puntuale degli orari e dei carichi di lavoro dei marittimi da parte dell’Asl e del Nucleo Ispettivo dei Carabinieri”;
“ i motivi per cui non è stata coperta la polizza Fanimar per circa un anno con conseguente mancata copertura del dovuto a marittimi infortunati, nonché ad un marittimo deceduto, nonché il motivo per cui i suddetti infortuni non sono ancora stati comunicati al Fanimar”.