Chi arriva dall’Ucraina, verrà aiutato dal punto di vista umanitario, ma non può prescindere dal sottoporsi alle regole che già seguono i cittadini italiani. Quindi: o tampone ogni 48 ore o la vaccinazione anti-Covid, sperando che si vaccinino il prima possibile”. Così ha affermato Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ritorna su quanto detto ieri dal premier Mario Draghi sull’assistenza ai profughi ucraini che stanno arrivando in Italia. “E’ una sorta di obbligo vaccinale ma è anche una posizione condivisibile e di massima cautela per salvaguardare la fase molto buona italiana rispetto al Covid. Mentre in Ucraina le cose non sono così buone anche dal punto di vista epidemiologico” dice Bassetti.