TURISMO. MIMMO BARRA: “VERSO LA RINASCITA DOPO IL COVID E NONOSTANTE LA GUERRA”

0
70

I molti fattori che caratterizzeranno i prossimi mesi del 2022, tra la fine dell’emergenza sanitaria, con il graduale addio alle restrizioni, la riclassificazione delle strutture alberghiere attraverso nuovi parametri, gli investimenti derivanti dal PNRR e la guerra in Ucraina, secondo Mimmo Barra, Commissario dell’Azienda di cura e soggiorno dell’isola d’Ischia e attuale componente di ARETUR, l’Agenzia Regionale del Turismo, il clima di ripartenza, di una vera e propria rinascita di tutto il comparto turistico, non sarebbe in discussione.

In tanti si augurano che il 2022 possa rappresentare per l’isola d’Ischia l’anno della definitiva ripartenza. Con la pandemia che sembra definitivamente avviata verso il tramonto, però, la guerra in Ucraina all’orizzonte ha tutta l’aria di poter cambiare ancora il destino turistico di tutta l’Italia, destino al quale non sembra potersi sottrarre nemmeno l’isola d’Ischia. Secondo Mimmo Barra, Commissario dell’Azienda di cura e soggiorno dell’isola d’Ischia e attuale componente di ARETUR, l’Agenzia Regionale del Turismo: “C’è un orientamento positivo che considera il 2022 come “rinascita” sotto l’aspetto turistico. Non bisogna dimenticare, poi, lo stimolo elevato delle campagne vaccinali che hanno reso la situazione pandemica in parte leggera in molti Paesi. Secondo un sondaggio promosso da Booking, ad esempio, dopo, una lunga “astinenza” a causa del virus, per il 79% degli intervistati uno dei trend più forti sarà il viaggio come fonte di benessere. Addirittura il 75% affronterà la prossima vacanza come fosse la prima volta”. Dopo anni di limitazioni e chiusure forzate, appare chiara la voglia da parte dei turisti di vivere esperienze all’aria aperta e a contatto con la natura. Barra afferma infatti: “Come Regione Campania, in particolare nel lavoro della Commissione Attività Produttive con il Presidente Mensorio, non abbiamo mai smesso di monitorare questi orientamenti del mercato. Da parte della Giunta Regionale c’è stata una svolta nella classificazione degli alberghi poiché abbiamo inserito un aggiornamento dei requisiti – che devono possedere le strutture alberghiere – con lo scopo di migliorare la qualità dell’offerta e dare all’accoglienza un nuovo impulso. Credo che con l’inserimento d’innovazione e sostenibilità, quali elementi per migliorare la qualità, si sia favorito l’aggiornamento dei requisiti di classificazione delle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta. La previsione poi di una premialità per le strutture “green” può considerarsi un passo avanti per l’offerta ricettiva alberghiera e all’area aperta che in Campania coinvolge 1.683 strutture di categoria alberghiera, suddivise in 1523 alberghi e 75 residenze turistiche alberghiere; e 141 strutture all’area aperta, suddivise in 101 campeggi e 40 villaggi turistici. L’obiettivo è migliorare i livelli qualitativi, concentrandosi in particolare sulle strutture alberghiere a 3 e 4 stelle, che da sole detengono l’81% sul totale di categoria. Si tratta, insomma, di una nuova strategia di stimolo e cambiamento per il settore al quale continueremo a dare attenzione nel monitorare i flussi di movimentazione e contrastare forme irregolari di ospitalità e tutelare il turista”. A proposito della guerra in Ucraina, le conseguenze delle sanzioni applicate alla Federazione Russa avranno, secondo quanto afferma Mimmo Barra, delle conseguenze molto pesanti per il mercato dell’isola verde; conseguenze che dovranno portare a nuovi investimenti, possibili grazie ai fondi del PNRR: “Sappiamo che i turisti provenienti dalla Federazione russa, hanno rappresentato nel 2019 il 76,71% del PIL per quanto riguarda l’isola d’Ischia. Tutto ciò deve porci di fronte a una valutazione di ordine strategico. Se non sia arrivato davvero il momento, basandoci sullo scenario attuale, di pensare a piani alternativi approfittando dei fondi messi a disposizione dal PNRR attraverso un maggiore coordinamento e una migliore sinergia tra i Sindaci dell’isola d’Ischia per dotarla delle infrastrutture necessarie. Se non sia il caso, in definitiva, di prevenire adesso realizzando servizi pubblici e opere all’avanguardia salvaguardando il turismo e i posti di lavoro, per evitare di curare dopo gli effetti di conseguenze che potrebbero diventare disastrose”.