Procida continua a pagare il prezzo di infrastrutture portuali inadeguate e di un naviglio non idoneo a navigare e manovrare in dette infrastrutture in determinate condizioni climatiche. A sottolineare l’ennesimo disagio è Giuseppe Giaquinto che riporta l’ennesima denuncia dei pendolari procidani con in testa Vanna Palladino, insegnate in servizio a Ischia, che da messi si batte per la continuità territoriale ed i servizi minimi. Si lotta soprattutto per la efficienza dei trasporti ed un trattamento dignitoso degli isolani. Non sono solo le infrastrutture ad essere carenti, ma anche i mezzi impiegati per svolgere i servizi di collegamento.
“Oggi e’ una bella giornata -dichiara Giaquinto- ma basta un’allerta gialla, un vento che espone lo scalo a determinate folate che i collegamenti marittimi vengono sospesi. Problemi di attracco e di manovra nel porto di Procida che, nel caso in cui le condizioni meteo non sono buone al 100%, implicano un isolamento del territorio con tutto ciò che ne consegue in termini di vita, di studio e di lavoro. Una situazione ormai assurda che non può più tollerarsi quando ormai gli anni duemila hanno già superato il quarto.
Nel mirino ancora la ex compagnia pubblica Caremar, che fa alzare la voce a Vanna Palladino: «L’Aliscafo Caremar “Isola di San Pietro” si ferma in continuazione. La scorsa settimana e quella precedente sono state nere in termini di trasporti e sono state tantissime le corse saltate sostenuta da centinaia di pendolari che manifestano il forte disagio patito soprattutto nei mesi invernali”
“Il porto è carente, il pontile aliscafi è rotto e attualmente c’è solo un punto di attracco. È chiaro che questo determina gravi problemi e disagi”: spiega la Palladino che chiede a gran voce un intervento istituzionale e l’opportuna risoluzione di un problema serissimo. Le condizioni del porto di Procida e delle navi ed aliscafi che non vi riescono a manovrare in determinate condizioni meteo causano un grave nocumento alla comunità tutta ed alla sua economia.
“Non si può più fare finta di nulla, non si può continuare ad attendere che ci sia bel tempo per affrontare il nodo spinoso dei trasporti marittimi, dei porti e dei servizi portuali e marittimi per gli isolani! Non si può più solo confidare nei bollettini meteo e nella perizia dei capitani a bordo. L’ isola di Procida ha bisogno immediatamente di fatti e di concretezza oltre che di certezze che allo stato non ci sono”: conclude Vanna pellegrino.