Sulla vicenda dei trasporti, marittimi e terrestri interviene il sig.catello pandolfi di sorrento che, avendo seguito la trasmissione Teleischia 7 dedicata all’argomento, precisa: “non è più vero che l’ex circumvesuviana è un fiore all’occhiello per il trasporto su ferro per la costiera, vista mancanza dei pezzi di ricambio, la cannibalizzazione dei treni non più eseguibile per l’insufficienza dei mezzi in circolazione, la soppressione delle corse di prima mattina sostituite da corse automobilistiche spesso soppresse perchè anche Eavbus soffre gli stessi problemi. D’altronde – prosegue il sig.Pandolfi – anche sull’isola si può riscontrare cosa è accaduto all’ Eavbus. Anche il dott.Arnaldo Ferrandino in una trasmissione della scorsa stagione della Strambata elogiava il trasporto su gomma dal porto di Sorrento da parte di Eavbus; ma quelli somigliano ai mezzi Eav, in realtà sono della Cooperativa Tasso che offre il servizio su molte linee in cui oramai Eav è deficitaria. Lo stesso problema interessa i trasporti di FS, sia quelli locali che regionali: nel nuovo contratto è previsto un taglio proprio sulle corse dei pendolari, quindi l’ipotesi di collegamento marittimo dell’isola d’ischia con Formia è da scartare. Ad oggi infatti vi son attese per Napoli di un’ora circa, diverranno più lunghe col nuovo quadro orario di gennaio in cui”godremo” di maggiori prezzi e minori servizi. Ricordo – continua il telespettatore di sorrento – quando c’era il Consorzio Trasporti Marittimi,qualche decina d’anni fa: alle 6.45 c’era il primo aliscafo da sorrento per il Beverello che proseguiva per Ischia, in tempo per prendere un Autobus Sepsa ed andare al lavoro. Se non ci si riusciva c’era quello delle 7 che via Capri arrivava ad Ischia. Molto c’è stato tolto dalla riforma Bassanini con la relativa sciagura di assegnare alle Regioni i trasporti, la sanità, ricordate il metrò del mare? Voi direte: in terraferma vi sono più alternative; è vero, sulla carta la penisola sorrentina spesso è un’isola, tra un pò cesserà la corsa Sorrento Ischia e viceversa, considerata turistica; poi il sabato e la domenica non vi saranno le corse da e per il Beverello… Non vi dico che odissea poter arrivare ad Ischia in inverno…”