TERREMOTO. IL DECRETO LEGGE GIOVEDI IN AULA AL SENATO. RECEPITE LE RICHIESTE AVANZATE DAI COMUNI ISOLANI

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Si sta avviando a conclusione l’iter del decreto terremoto, che domani sarà in commissione speciale e andrà in aula al Senato giovedì mattina e il suo esame proseguirà nella prossima settimana. Il decreto, emanato per le popolazioni dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, recepisce anche le proposte avanzate dai senatori campani del M5S sul sisma che ha colpito Ischia il 21 agosto dello scorso anno, spiega il senatore del Movimento 5 Stelle Sergio Puglia.

Grazie al governo del Movimento 5 Stelle i terremotati di Ischia non saranno più una comunità di serie B. Le nostre misure, volte a restituire dignità a una popolazione messa in ginocchio dal sisma del 21 agosto dello scorso anno, sono finalmente entrate nell’agenda di governo. L’esecutivo – sottolinea Puglia – ascoltando il grido d’allarme delle tante famiglie colpite dal terremoto e alla luce delle audizioni da noi richieste in Senato con sindaci e amministratori dei comuni ischitani, ha accolto i nostri ordini del giorno, assumendo impegni chiari e precisi che vanno nella direzione di accelerare la ricostruzione attraverso l’estensione delle competenze e dei poteri del commissario di Governo per la ricostruzione post sisma nel Centro Italia ai comuni terremotati di Ischia”.

Abbiamo impegnato il governo – prosegue il senatore M5S, primo firmatario degli ordini del giorno – affinché siano prorogate le misure a sostegno dei lavoratori ischitani, prevedendo un’indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale, con la relativa contribuzione figurativa, per i lavoratori dipendenti e un contributo di 5mila euro una tantum per i lavoratori autonomi. Inoltre, abbiamo chiesto di estendere anche ai territori di Lacco Ameno, Forio e Casamicciola Terme la sospensione del pagamento delle utenze di luce, acqua, gas e telefono, nonché a prorogare il termine per i versamenti dei tributi e per la notifica delle cartelle di pagamento. Mi auguro che queste misure rappresentino il primo decisivo passo verso un ritorno ad una vita normale per i cittadini isolani e verso una ripresa delle attività produttive e ricettive dell’isola d’Ischia”.