“Terra Murata” è il titolo dell’affascinante indagine fotografica realizzata dall’artista Luigi Lauro sull’ex Carcere dell’isola di Procida, situato appunto sul promontorio di Terra Murata. Nato a Campo Tures (BZ) nel dicembre del 1938, da genitori originari dell’isola di Ischia, Luigi Lauro ha vissuto gli anni della sua adolescenza in Val Gardena. La sua grande passione è sempre stata la fotografia.“Attraverso le immagini, Luigi Lauro cerca di portare alla luce quei moti dell’animo che si manifestano in ognuno di noi quando osserviamo un paesaggio, una scena di vita quotidiana, un angolo della natura, una strada, un riflesso, che la realtà, nella sua immediatezza, cela ad occhi distratti”.
La mostra sarà ospitata a Procida dal 25 luglio al 17 agosto 2014 nella Chiesa di Santa Margherita Nuova a Terra Murata.
L’ idea di realizzare questa indagine fotografica – come raccontato dallo
stesso autore – risale agli anni della sua infanzia quando, dalla banchina del
porto di Napoli, vedeva per la prima volta, nello loro divise a strisce
verticali, i detenuti sottratti alla comunità e destinati al carcere di Terra
Murata sull’isola di Procida. Dalla nave il carcere gli appariva cupo e
impenetrabile, accessibile solo con la sua fantasia, con la quale esplorava,
immaginandoli, i diversi ambienti e la vita in condizioni di restrizione della
libertà.
Dopo anni Luigi Lauro ritorna in quegli spazi, e, col suo bagaglio di ricordi,
insieme ad una competenza fotografica acquisita nel tempo, ci rimanda immagini
delicate ma al tempo stesso di forte impatto emotivo.
La struttura narrativa della rassegna si suddivide in tre distinti capitoli:
si apre con una serie di fotografie di “Contesto” che descrivono, in maniera
documentaristica ed espressiva, l’ambito topologico del carcere. Il secondo
percorso visivo,“Ambienti”, ci racconta di luoghi rarefatti, ricoperti dalla
coltre del tempo, ma nei quali si respira ancora, con profonda partecipazione
emotiva, l’esperienza di vita di coloro che hanno abitato questi spazi. La
terza area, “Segni del tempo”, sottolinea il tema della memoria. Una sorta di
archeologia fotografico/visiva capace di restituire alla luce le tracce umane
di chi non c’è più.
L’indagine fotografica “Terra Murata” fa emergere alla nostra coscienza,
attraverso la potenza del segno e dei molti simboli indagati dall’autore, quale
sia la dimensione del tempo che, incessantemente e con il suo inarrestabile
fluire, ci ricorda che in questo silenzio e in alcuni terribili luoghi, persone
“vive”, hanno consumato la loro esistenza.
Riferimenti, info e gallery http://www.excarcere-procida.it a cura di Luca
Chistè
Comunicato Stampa – Ufficio Turismo – Comune di Procida – 081 8109258 –