“Sarebbe un grave errore se, come ha affermato oggi il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, Governo e Parlamento attendessero la sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue, in programma per il prossimo mese di maggio, prima di approvare il nuovo ddl per le concessioni balneari”, afferma il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, l’eurodeputato Massimo Paolucci.
“In questo modo, senza una legge che regola le concessioni
balneari, il nostro Paese rischia di arrivare più debole alla
fase finale della trattativa con l’Unione europea per dare una
stabile e definitiva fisionomia all’intero settore a partire dal
2020. Una legge, come ho ribadito recentemente in una nota
inviata al sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi, non
per contrapporsi all’Europa, ma utile ad un confronto più
costruttivo attraverso cui valorizzare il lavoro preparatorio
fatto in questi mesi con Comuni, Province e Regioni. È in gioco
il futuro di tante imprese e di tanti lavoratori, quelli del
settore balneare, che rappresenta il 60% del pil del turismo
italiano”, conclude Paolucci.