Ad inventare lo scialatiello, un formato di pasta entrato in tutti i menù e ora prodotto anche da diversi pastifici, fu lo chef Enrico Cosentino nel lontano 1976.
Ora per festeggiare questa intuizione è stato organizzato l’evento “A tavola con lo scialatiello di Enrico Cosentino tra tradizione e innovazione”. Un concorso interregionale riservato agli studenti degli istituti alberghieri e ospitato a Sorrento presso l’Istituto San Paolo, mercoledì 22 marzo.
Parteciperanno gli istituti Turi di Matera, Gioberti di Roma, Ferrari di Battipaglia, Wojtyla di Catania, Giolitti di Torino, Farnese di Caprarola, De Medici di Ottaviano, Cesare Rits di Bolzano, L’Ecole Hotellerie Valle d’Aosta e Wojtyla di Castrovillari. Gli studenti selezionati dovranno preparare e presentare un primo piatto che reinterpreti i famosi scialatielli abbinandoli a prodotti stagionali tipici della propria regione. Il nome dello scialatiello è ispirato da due parole della lingua napoletana “scialare” (godere) e “tiella” (padella).
Questo tipo di pasta, tipica della costiera sorrentina e amalfitana, nel 1978, fu presentato dallo chef ad un concorso culinario in Calabria, conquistando il premio “Entremetier” dell’anno. Gli scialatielli sono listarelle più corte degli spaghetti, più larghe e di sezione rettangolare piuttosto irregolare. Sono tradizionalmente fatti a mano, con uova, farina, acqua e/o latte, formaggio grattugiato, basilico fresco tritato e sale. “Con questa iniziativa – ha spiegato la dirigente del San Paolo, Amalia Mascolo – vogliamo contribuire ad alimentare il confronto tra gli studenti sulle innovazioni nel rispetto delle tradizioni enogastronomiche degli istituti di provenienza. Una opportunità di crescita anche per i nostri allievi che in questa circostanza saranno spettatori attenti di un confronto che si preannuncia particolarmente stimolante per il tema proposto dal concorso”