La Fondazione Opera Pia Iacono Avellino Conte interviene sulla questione della sicurezza stradale, inviando ai sindaci dell’isola una richiesta di azioni ed interventi concreti.
“A seguito dell’ennesimo tragico incidente consumatosi nei giorni scorsi sulle strade di Ischia – sottolinea il presidente della Fondazione Celestino Vuoso – in occasione del quale ha perso la vita il giovane Francesco Taliercio, si ritiene non procrastinabile affrontare in maniera definitiva il problema della sicurezza stradale sull’isola d’Ischia, sia in termini di sensibilizzazione e formazione, e sia in termini infrastrutturali. Si rammenta che la scrivente Fondazione nell’anno 2012 incentrò il Premio “Prof. Francesco Ferrandino” sul tema “Ricerca e studi sulla viabilità e sulla mobilità nell’isola d’Ischia. Quali ricadute sulla sicurezza stradale e sull’impatto ambientale”. Le ricerche e gli studi molto articolati e documentati presentati da giovani professionisti e studenti fornirono, oltre ad importanti e preoccupanti dati conoscitivi sul fenomeno della sicurezza stradale ad Ischia, che col tempo presenta sempre maggiori criticità, anche una serie di spunti progettuali e di azioni tese a fronteggiare tale triste fenomeno. I risultati delle ricerche furono prontamente trasmessi a tutte le Amministrazioni Comunali dell’Isola d’Ischia, affinché fungessero da stimolo per le stesse inducendole così ad attivarsi su un tema così delicato e drammatico. In seguito a tali attività di sensibilizzazione il Comune d’Ischia presentò un progetto sulla sicurezza stradale alla Regione Campania che fu regolarmente finanziato. Dopo diversi anni il drammatico fenomeno delle morti bianche sull’asfalto tende ad acutizzarsi (sul territorio isolano avvengono più di 800 sinistri all’anno, con una media di quasi 3 al giorno)”. Per questi motivi, la Fondazione Opera Pia Iacono Avellino Conte, per mano del suo presidente Celestino Vuoso chiede ai sindaci dell’isola “di attivarsi con provvedimenti reali, concreti ed efficaci, sulla questione della sicurezza stradale sull’isola d’Ischia, con un’azione sinergica che veda coinvolti tutti i Comuni, le Forze dell’Ordine e gli Enti preposti in materia, adottando congiuntamente misure integrate volte a rendere più sicure e controllate le strade isolane, nonché proporre campagne di sensibilizzazione e attività formative sul tema. Tutto ciò, si richiede affinché la perdita della giovane vita di Francesco non passi in sordina come le precedenti. La Fondazione mette nuovamente a disposizione gli studi e le ricerche prodotti nell’anno 2012 (con dati rilevanti e preoccupanti rispetto all’incidenza mortale dei numerosi sinistri dovuti soprattutto alla “distrazione alla guida” o “all’uso di alcool e stupefacenti”)”.