SERRARA FONTANA: LA CAMPAGNA ELETTORALE TORNA VIVA E TRA LA GENTE! DI ANTIMO PUCA

La competizione elettorale appena conclusa in quel di Serrara Fontana, riporta alla mia memoria alcuni frammenti delle vite di due figure che, nate dalla penna di Giovannino Guareschi, hanno in assoluto rappresentato al meglio i valori politici che oggi, purtroppo, sono ormai sbiaditi dai personalismi e dalla voglia di “spararla” più grossa dell’altro. Mi riferisco precisamente ai personaggi di Don Camillo e Giuseppe Bottazzi detto “Peppone “. Da questi personaggi traspare l’essenza di un popolo, come quello di Serrara Fontana, caratterizzato da una fede vissuta in modo estremamente umano è da un ideale (il Comunismo)che nasce come risposta al bisogno di giustizia. A Serrara Fontana la parola data ha un grandissimo valore! Don Camillo e Peppone risvegliavano negli animi dei propri concittadini, con il semplice utilizzo delle parole, quell’etica politica e morale e quel senso di appartenenza ad uno spaccato della società senza ricorrere all’utilizzo di simboli come la bandiera Comunista, il Rosario, oppure slogan buoni per spot pubblicitari che oggi costituiscono il leitmotiv della politica e contribuiscono ad allontanare le persone tra loro. Il loro rapporto, seppure eternamente polemico per le rispettive fazioni che rappresentano, è costantemente fondato sul rispetto reciproco, soprattutto dall’umanità che emerge prepotentemente quando la situazione lo richiede:- “ Ecco, ricomincia l’eterna gara nella quale ognuno dei due vuole disperatamente arrivare primo, però, se uno dei due si attarda l’altro lo aspetta per continuare assieme il lungo viaggio fino al traguardo della vita”.
Le ultime faccende politiche avevano riscaldato anche l’aria fresca di crinale. La sezione dei democratici sembrava la stazione centrale per il via vai di gente che chiedeva lumi. Il popolo di montagna fatica un po’ a comprendere le giravolte. “Capo“, disse Badile a Peppone, “non capisco più la linea. Fino a poco tempo fa si diceva che quelli là fossero degli scappati di casa, adesso ci facciamo insieme il governo della svolta?”. Peppone si allentò il collo della camicia per cercare di spiegare la scelta giallo-rossa. “È un problema di resistenza ai fascisti, andiamo! Non capisci che qui o si fa L’ Europa o si muore!?”. A Badile questa storia del fare l’Europa suonava un po’ difficile, perché lui abitava sul crinale in Italia e pensava che si, va bene l’Europa, ma qui la faccenda riguardava il governo italiano. Comunque, se era una questione di resistenza, la linea era la linea. C’era poi l’altro affare Italia Viva del senatore semplice della zona di Fiesole. Ma quelli sono compagni che sbagliano ed è meglio perderli che trovarli. “Quando la ditta assume lavoratori sbagliati”, indicò Peppone, “prima o poi è meglio che vadano a cercare lavoro altrove, lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti”. La citazione evangelica sveglió don Camillo che passava da quelle parti della piazza. “Sento che il capo sezione ostenta il Vangelo nel dibattito politico, se vuole le presto anche il Rosario”. “La reazione clericale si preoccupi delle pecorelle smarrite e si sintonizzi sulle frequenze dei suoi capi che, come il nostro presidente del consiglio, vogliono un nuovo umanesimo per la pace e la fratellanza. A questo proposito”, disse Peppone alzando il tono della voce, “vi invito tutti all’incontro “l’orizzonte ideale per il paese” in cui l’assessora alla cultura vi spiegherà come stanno le cose”. “Ve lo spiego io come stanno”, attaccó don Camillo. ”Stanno che l’uomo nuovo che si vuole fabbricare nasce già nella fossa, perché si vuole eliminare il Creatore dall’orizzonte ideale. L’assessora alla cultura non  ve lo dirà schietto e vi racconterà della “casa comune” da cui però si sfratta il Padreterno”. “Lei è antico. Noi qui si fa l’uomo del progresso”, rispose Peppone. “La fila è lunga caro Peppone, si metta in coda. C’erano i compagni Lenin e Stalin impegnati a fare l’uomo nuovo, poi ci fu il camerata Hitler, altri compagnucci come Mao o Pol Pot,  tutti i maestri dei nuovi orizzonti ideali. Oggi poi trova molti fratelli esperti in Muratoria umanitaria, tutta gente che mira al fatto che se Dio c’è, non c’entra”. Di fronte alla reazione clericale la sezione democratica reagì in coro:  ”O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao. Una mattina mi son alzato e ho trovato l’invasor…”. Don Camillo alzó i tacchi e si fiondò dal Cristo dell’altar maggiore. “Signore, ma li sente! Ormai tutti La trattano come un’invasore!”. “Don Camillo, ci sono abituato…lasciali cantare che la musica allieta i cuori”. All’adunanza per l’orizzonte ideale accadde un fatto. Al momento in cui l’assessora alla cultura spiegava il futuro dell’uomo nuovo, globale, pacifista, ambientalista ed ecumenico il coro della confraternita del Crocifisso entrò in sala ed attaccó: ”Deh, benedici, o Madre, al grido della fè, noi vogliam Dio, ch’è nostro Padre, noi vogliam Dio, ch’é nostro re. Noi Vogliam Dio nella coscienza di chi l’Italia governerà! Così la Patria riavrà potenza e a nuova vita risorgerà”. Peppone corse verso don Camillo: ”come vi permettete di fare della propaganda con la musica?” “È una questione di resistenza”, rispose don Camillo, ”Chi di coro ferisce, di coro perisce”.
Tenendo dunque bene a mente queste considerazioni, il mio augurio alla neo PRIMA sindaco DONNA Irene, Prima rappresentante di “quella fettaccia di Terra” che è la mia Serrara Fontana, è che Ella guardi al linguaggio come ad un termometro di civiltà oltre che di cultura, come ad un salvadanaio di valori oltre che di semplici vocaboli.

Le ultime notizie

Ucraina, Tajani “Non manderemo soldati”

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “Abbiamo sempre detto che non...

Intesa Sanpaolo, nel primo trimestre utile netto in linea con obiettivi

MILANO (ITALPRESS) – Il Cda di Intesa Sanpaolo ha...

Intelligenza artificiale, Giorgetti “In 5 anni investiremo 1,7 mld”

TORINO (ITALPRESS) – “Lo Stato investirà nei prossimi 5...

Urso “Con Stellantis confronto continuativo”

TORINO (ITALPRESS) – “Abbiamo un confronto continuativo con l’azienda...

Newsletter

Continua a leggere

Ucraina, Tajani “Non manderemo soldati”

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “Abbiamo sempre detto che non...

Intesa Sanpaolo, nel primo trimestre utile netto in linea con obiettivi

MILANO (ITALPRESS) – Il Cda di Intesa Sanpaolo ha...

Intelligenza artificiale, Giorgetti “In 5 anni investiremo 1,7 mld”

TORINO (ITALPRESS) – “Lo Stato investirà nei prossimi 5...

Urso “Con Stellantis confronto continuativo”

TORINO (ITALPRESS) – “Abbiamo un confronto continuativo con l’azienda...

Mattarella “Stagione di apprensione, incombono minacce alla pace”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi viviamo una stagione di imprevedibile...

ISCHIA. LUNEDI’ VIA AI LAVORI DELL’EVI ALLA CONDOTTA FOGNARIA DI SANT’ANGELO

Lunedì 6 maggio l’EVI spa aprirà ufficialmente il cantiere per i lavori di sostituzione di duecento metri, a partire dalla costa, della condotta fognaria...

ISCHIA E PROCIDA. STOP AI COLLEGAMENTI VELOCI CON LA TERRAFERMA

A causa del peggioramento delle condizioni meteomarine, gli aliscafi di tutte le compagnie di navigazione risultano sospesi. Al momento i collegamenti tra le isole...

SERIE D. NOCERINA-ISCHIA, NO AI TIFOSI GIALLOBLÙ AL “SAN FRANCESCO D’ASSISI”

Lo spareggio per il secondo posto del campionato di Serie D Girone G si disputerà senza pubblico ischitano. Come stabilito dalla Questura di Salerno...