SERRARA FONTANA. DALLA REGIONE CAMPANIA UN ALTRO “NO” ALL’IMPIANTO DI GEOTERMIA

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Dalla Regione Campania arriva un altro “NO” all’impianto di geotermia, progettato nel territorio di Serrara Fontana dalla società Ischia Geotermia: la serie di movimenti sismici susseguitisi dallo scorso 21 agosto non hanno evidentemente consigliato alla società proponente la cautela o una più approfondita valutazione, sulla base anche dei dati e degli studi effettuati dopo l’evento in questione.

La direzione generale regionale per le valutazioni ed autorizzazioni ambientali ha intanto confermato il proprio parere negativo al progetto, posizione già espressa nel precedente decreto n.15 del 16 giugno 2017.

Nel decreto dirigenziale n.31 del 5 aprile 2018 infatti, “si ritiene che i chiarimenti forniti nel frattempo da Ischia Geotermia non apportino alcun elemento atto a superare i motivi ostativi del parere espresso precedentemente, che pertanto viene confermato integralmente”.

Nel parere della Regione Campania erano riportate le possibili conseguenze di eventuali eventi sismici indotti/innescabili dall’esercizio dell’impianto che, sfortunatamente, hanno trovato

piena corrispondenza nelle conseguenze del sisma che si è verificato il 21 agosto scorso. Secondo i pareri di illustri scienziati, riportati nel decreto regionale, infatti, non sarebbero esclusi – con l’entrata in funzione degli impianti previsti – possibili terremoti, frane o scivolamento di faglie sull’isola d’Ischia.

La società Ischia geotermia – scrive ancora la Regione Campania – continua a ritenere non rilevanti le caratteristiche dell’ambiente nell’area di influenza del progetto. Le stime e le valutazioni lacunose e approssimative effettuate dalla società non sono invece idonee, nel contesto ambientale dell’isola d’Ischia, a garantire con ragionevole certezza che tutti gli eventi ipotizzati non si verifichino.

Inoltre, la Regione aggiunge che l’area di Serrara Fontana dove dovrebbe essere installato l’impianto è stata percorsa dal fuoco nell’agosto 2017.

Nonostante la scarsità dei dati e delle informazioni utilizzate, le enormi lacune informative del progetto e la complessità del sistema geologico e vulcanico che caratterizza l’isola d’Ischia, la regione sottolinea come l’Ischia geotermia continui ad affermare con certezza che “…la zona interessata dall’attività geotermica, può essere considerata asismica e pertanto la probabilità di indurre terremoti anche di bassa magnitudo può essere ritenuta bassa.

Invece – ricorda la Regione – un piccolo terremoto di Magnitudo 4 ha causato la morte di due persone e il ferimento di quasi 50 persone.

Non si può inoltre escludere, secondo la Regione Campania la possibilità che si possano verificare fenomeni franosi indotti dall’attività sismica determinata dall’attività dell’impianto.

Alcuni illustri scienziati evidenziano inoltre che, in aree come quella di Ischia, caratterizzate dalla presenza di faglie pre-esistenti ed attive, anche piccole pressioni di fluido potrebbero avviare movimenti di scivolamento lungo le faglie, e quindi essere causa di sismicità di apprezzabile entità.

Per tutte le motivazioni espresse nell’ampio e dettagliato documento, la Regione Campania continua così a ritenere che l’impianto di geotermia a serrara fontana potrebbe determinare un notevole aggravio, non mitigabile in alcun modo, del già rilevante rischio naturale ed antropico, con rilevanti impatti negativi sul sistema socio economico dell’isola d’Ischia, fondato sul turismo”.