“È il momento degli auguri, e noi al nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito, on.
Valditara, li facciamo con la massima sincerità, ma l’auspicio più forte è quello che, finalmente, il
ministero rivolga al comparto scuola uno sguardo serio, concreto e produttivo senza le
solite chiacchiere, il vuoto presenzialismo e il nulla mostrato da troppo tempo nella costruzione non
solo del futuro, ma finanche del presente”.
Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola, rivolge così il proprio benvenuto al
nuovo responsabile del dicastero di Viale Trastevere e, più in generale al nuovo esecutivo targato
Meloni. “Dopo anni in cui abbiamo inseguito un governo voluto dal popolo, siamo arrivati a un
punto cruciale della nostra storia nazionale. La prima donna Premier ha fortemente voluto una
compagine governativa disegnata per dare risposte concrete alla gente. Lo ha detto e ripetuto più
volte ed è con profonda speranza ma anche con il rigore dovuto che guarderemo al suo
operato. Per quel che riguarda la scuola, occorrerà che il Ministro Valditara imprima al suo
dicastero un cambio di passo deciso ed evidente. I problemi che attanagliano il settore e i suoi
operatori, aggravati da anni di confusione e mera gestione di potere, attendono soluzioni valide,
semplici e d’immediata visibilità. Solo in questo modo, riuscendo a ridare speranza a chi l’ha
ormai persa tra i foschi meandri d’insulsi algoritmi, di idiozie procedurali e strutturali, di abbandono
del personale e sottovalutazione dei professionisti dell’istruzione, sarà possibile disegnare un
futuro premiante per il Paese tornando a dare fiducia e prospettiva alla stessa istituzione”.
Il Segretario Nazionale non dimentica le responsabilità di ogni soggetto interessato:
“Sappiamo bene che il progetto di Paese futuro deve vedere tutti impegnati nella sua definizione e
conseguente realizzazione, per questo motivo occorre che sia abiurata la logica delle lobbie
chiuse e del potere gestito solo in alcune stanze e con pochi attori. Noi, come UGL Scuola
siamo sempre stati pronti a confrontarci e dare il giusto e dovuto contributo; noi non abbiamo
mai preteso – ne pretenderemo mai – poltrone riservate al fine di creare privilegi e distorsioni del
sistema. Noi chiediamo che la scuola torni a essere la più bella, inclusiva e educativa
officina del domani. Si riappropri, sig. Ministro, della possibilità di aprire le stanze dell’istituzione a
un nuovo ciclo fatto di serietà e con il solo obiettivo di creare una scuola che dia, agli operatori, alle
famiglie e agli alunni, la gioia di esserci e migliorarsi. Accanto all’istruzione si è aggiunto al suo
dicastero la dicitura “merito” sia questo il viatico giusto”.