Incredibile quello che sta accadendo in questi giorni ad ischia, all’ombra del liceo: c’è voluta la protesta via web di una mamma, per scoprire cose che erano da tempo sotto gli occhi di tutti!
E così, ci siamo accorti che nello stabile del liceo a lacco ameno, persiste una situazione statica al limite forse della sopravvivenza civile ed umana:
all’interno, mura segnate dal degrado e in alcuni punti rimediate e rattoppate con il cemento; per non parlare delle condizioni delle vetrate, la cui instabilità è stata raccontata con veemenza da mamma Ida.
Ma non c’era bisogno di entrare all’interno dell’edificio per accorgersi che quello stabile ha bisogno di una seria manutenzione straordinaria: già dall’esterno, basta alzare lo sguardo per rendersi conto che le cose non stanno come dovrebbero. Peccato che la cosa fino ad ora non ha scandalizzato, sorpreso o allarmato nessuno. A meno che la dirigenza non abbia scritto e sollecitato la città metropolitana di napoli, senza però ricevere risposte concrete, atteso che abbiamo chiesto notizie agli uffici preposti a napoli, ma senza avere concretezze di possibili interventi di manutenzione per quello stabile.
Ed allora: la balconata superiore completamente segnata da parte a parte: la tettoia che copre l’ingresso, erosa in più punti…e così via, come testimoniano in maniera eloquente le immagini.
Ed allora: gli alunni del liceo Buchner, insieme ad alcune classi del comprensivo di lacco ameno, come fanno a frequentare quell’edificio? Possibile che prima di mamma Ida, nessuno abbia contestato l’evidente stato di degrado e pericolo, nemmeno le mamme delle elementari che pure vivono lì dentro per alcune ore della loro giornata?
Possibile che il consiglio d’istituto del liceo, dove i decreti delegati del 1974 hanno inserito a pieno titolo la rappresentanza di genitori ed alunni, ed il presidente per legge è un genitore, non abbia mai nella sua autonomia disposto verifiche statiche, o richiesto agli enti preposti una visita alle strutture, e peggio ancora non abbia mai fatto giungere alla città metropolitana a napoli, proprietaria dello stabile, richieste di interventi pressanti, per tutelare la incolumità e la sopravvivenza della popolazione scolastica in pericolo?
Vanno bene le manifestazioni di protesta, anche se l’interlocutore locale – la preside – è assente; ma ora, per avere riscontri concreti, la vicenda si deve assolutamente spostare nelle sedi appropriate, il consiglio d’istituto e, subito dopo, a Napoli.
Altrimenti, è stata solo una bella occasione per far parlare del problema, ma che lì resterà se chi deve sapere, non sa…oppure finge di non sapere, da troppo tempo, ormai…

