Episodi di violenza con scontri, tafferugli e rissa: questo il prologo di Albanova-Afragolese match di Eccellenza del Girone A. Un tifoso accoltellato e il direttore sportivo dell’Afragolese Nicola Pannone in ospedale per la rottura del femore, travolto dalla folla che scappava negli scontri. La gara si è poi disputata regolarmente con la vittoria dell’Afragolese per 4-1. Ma come epilogo di questa brutta giornata di violenza, al termine della gara, le due società hanno preso una decisione forte ed uguale: i presidenti Zippo dell’Albanova (foto di copertina) e Niutta dell’Afragolese (foto in basso) hanno rassegnato le proprie dimissioni.
“Oggi abbiamo toccato il fondo. La partita passa in secondo piano, non l’ho nemmeno vista – ha dichiarato Giuseppe Zippo, presidente dell’Albanova Calcio – non mi interessava. Quello che è successo prima non può essere ignorato, scene di guerriglia urbana che a Casal di Principe non avevamo mai visto. La mia avventura all’Albanova finisce qui. Io e i miei soci siamo persone che lavorano, il calcio è divertimento. Solo per pura fortuna oggi si è evitata la tragedia. Ricordiamoci che il direttore Pannone, una persona di ottant’anni, è finita in ospedale col femore rotto. Non posso accettare una cosa del genere, anzi, chiedo espressamente di non accostare più il mio nome a quello dell’Albanova Calcio. Manterrò tutti gli impegni assunti sino a fine stagione, ma non voglio più saperne nulla. Per quanto mi riguarda, oggi avrei volentieri ritirato la squadra dal campionato. Non l’ho fatto per gli impegni assunti verso lega e tesserati. Ma il mio nome e la mia persona non possono essere accostati ad episodi del genere. Oggi poteva scapparci il morto”. Stessa cosa ha fatto Raffaele Niutta, presidente dell’Afragolese.