Ieri il Tribunale di Napoli, in accoglimento della istanza difensiva dell’avvocato bruno molinaro, ha disposto l’immediata scarcerazione di Francesco FERRANDINO, il “samurai ischitano” arrestato nel maggio scorso con l’accusa di aggressione nel parcheggio di via antonio sogliuzzo ad ischia a suon di katana. sull’imputazione di detenzione di arma impropria, ferrandino aveva chiarito di aver trovato la spada giapponese il giorno prima, su un muretto all’esterno della capitaneria di porto. Restava comunque in piedi l’accusa di tentato omicidio avendo colpito con la spada giapponese Vincenzo Maiorino. Il tribunale ha sostituito ieri la misura degli arresti domiciliari, che il giovane stava scontando presso l’abitazione della madre in località “Casa Lauro”, con quella meno gravosa dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalla ore 14 alle ore 15.
Il Tribunale ha disposto la liberazione del Ferrandino dopo aver ascoltato il medico legale, consulente del pubblico ministero, il quale ha dichiarato in udienza che dall’azione dell’imputato, non era in effetti derivato alcun pericolo di vita o di indebolimento di organi del Maiorino ma solo “un pregiudizio fisico guaribile in dieci/quindici giorni”.
Il Tribunale ha, dunque, ritenuto e dato atto nel provvedimento che l’accusa di tentato omicidio non stava in piedi, essendo il fatto meno grave di quello in concreto addebitato, dando così ragione all’avvocato Molinaro che aveva sostenuto tale tesi sin dalle prime battute del processo.
La prossima udienza è stata fissata al 14 gennaio 2015.