Da lunedì l’Asl Napoli 1 Centro metterà nei vari luoghi della sanità pubblica delle locandine scritte in diverse lingue per combattere la violenza sugli operatori del settore. Arriva il plauso della Fimmg Napoli.
«Siamo fermamente convinti che iniziative come questa servano e, anzi, debbano moltiplicarsi per fare in modo che sul tema resti sempre acceso un faro e si riesca a sensibilizzare l’utenza». Corrado Calamaro e Luigi Sparano (Fimmg Napoli) commentano con favore l’iniziativa voluta dal Direttore Generale dell’ASL Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, che prevede la realizzazione e l’affissione di locandine attraverso le quali passa forte il messaggio contro la violenza sui medici e su tutto il personale sanitario. “Offendere o aggredire, verbalmente o fisicamente, gli operatori di questa struttura è un reato! Se ancora non lo avete capito ve lo diciamo in tutte le lingue”, si legge nel testo che è stato anche tradotto in otto lingue. «La realizzazione di queste locandine – proseguono i medici della Fimmg Napoli – dimostra ancora una volta la sensibilità della direzione generale dell’ASL al tema delle aggressioni. Un argomento che ci vede coinvolti come medici, ma anche a tutela dei nostri collaboratori di studio e – dove presenti – di infermieri e OSS. Tutti viviamo in prima persona nei nostri studi professionali il confronto quotidiano con una minoranza di utenza sempre più aggressiva e intollerante, ma che rischia di minare il rapporto medico paziente influenzando con i propri cattivi comportamenti anche altri. Per tutto questo siamo decisi a sostenere sul piano della comunicazione l’iniziativa e abbiamo chiesto alla ASL di ricevere queste locandine; tramite i coordinatori delle AFT le distribuiremo ai colleghi che le metteranno nei propri studi». Da parte dell’ASL è stata immediata la disponibilità a dimostrazione che la Direzione Generale crede nella possibilità di educare e raggiungere i cittadini anche grazie alla azione capillare della medicina di famiglia. Tutti insieme dalla stessa parte ovvero difesa del diritto di cura e del Servizio Sanitario Nazionale.