La Campania resta la regione italiana con il più alto numero di parti cesarei, superando il 40%, anche se percentualmente è seconda solo alla Valle d’Aosta. Questo dato emerge dal report annuale dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) sui dati totali del 2023. Nonostante ciò, il report evidenzia progressi in diversi settori sanitari.
In particolare, è aumentata la tempestività di accesso per l’angioplastica coronarica nei pazienti con infarto in ospedali come il Maria SS. Addolorata di Salerno, il Cardarelli di Napoli, l’Azienda Ospedaliera S. G. Moscati di Avellino, la Casa di Cura Villa Dei Fiori di Napoli e gli Ospedali Riuniti Area Nolana.
La Campania deve continuare a migliorare sull’infarto miocardico acuto, dove è seconda per mortalità in 30 giorni dopo l’Abruzzo. Tuttavia, la regione si distingue nelle colecistectomie laparoscopiche con una degenza post-operatoria inferiore ai 3 giorni, e nei ricoveri per bypass aorto-coronarico (Bac), con eccellenze come il S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno e la Casa di Cura Montevergine di Avellino. Tuttavia, la mortalità a 30 giorni da un intervento di Bac isolato è ancora sopra il 4%, rispetto alla media nazionale dell’1,5%.