Grande adesione e una risposta corale che ha trasformato l’iniziativa in un autentico momento di cittadinanza attiva per il secondo Pranzo di Comunità promosso da Napoli 2500, tenutosi oggi presso la sede della Fondazione Famiglia di Maria a San Giovanni a Teduccio.
Dopo il successo del primo appuntamento all’Albergo dei Poveri, anche questo nuovo incontro ha confermato la forza generativa dell’iniziativa. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria – attiva da oltre un secolo a favore dei minori e delle famiglie del quartiere – rappresenta un nuovo modello di relazione: attraverso la condivisione del cibo, il pranzo diventa occasione per promuovere inclusione sociale, dialogo e partecipazione civica.
Presenti all’iniziativa il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato.
“Mangiare insieme, soprattutto a Napoli, significa essere un’unica famiglia e quindi questi pranzi di comunità significano proprio questo: che noi siamo un’unica grande città, un’unica grande comunità che va anche oltre il confine della città stessa. E quindi questo non lo dobbiamo dimenticare, perché è la nostra forza. L’amministrazione non lo dimentica, io non lo dimentico e dobbiamo quindi lavorare insieme per questa idea di coesione, di città unita, che è la grande forza di Napoli”, ha affermato il sindaco Manfredi.
“Il pranzo di comunità è un progetto fortemente voluto e sposato dal sindaco e dal comitato Napoli 2500. È un progetto di una Napoli che sa festeggiarsi passando attraverso la sua identità, che si tratti di quella culturale, di quella artistica, musicale o di quella sociale. Quindi esperienze come quella della Fondazione Famiglia di Maria, che fa tanto in un quartiere difficile e nel quale c’è bisogno di attenzione, si inseriscono in un percorso di narrazione della nostra città, nel momento in cui non solo la città fa 2500 anni, ma si è aggiudicata proprio due giorni fa una delle più grandi vittorie sportive che si possano immaginare, cioè quella di organizzare l’America’s Cup”, ha dichiarato l’assessore Armato.
“La Fondazione Famiglia di Maria è un presidio educativo che promuove i valori della solidarietà e della convivenza. Grazie al progetto Napoli 2500, il pranzo diventa un’occasione di inclusione che parte dalla periferia Est, dove il cuore della città batte forte attraverso i bambini e soprattutto le mamme. Condividere il cibo significa condividere storie, culture e identità: ogni piatto racconta le origini di un popolo attraverso gesti, sapori e profumi. Da questa intuizione sono nati i pranzi di comunità” hanno spiegato Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria, e Laura Valente, Direttrice Artistica di Napoli2500.
Più di 250 commensali hanno gustato il menù composto da un antipasto di capocollo olive e zeppoline, un primo di ziti lardiati, un secondo di salsiccia e friarielli. Dulcis in fundo, sfogliatelle ricce classiche e frolle al cioccolato.
Con il pranzo di oggi, Napoli 2500 si conferma non solo come programma culturale e simbolico, ma come pratica concreta di cittadinanza attiva e rigenerazione sociale. Un gesto semplice, ma potentissimo, capace di restituire senso ai legami e dignità agli spazi comuni. In una parola: futuro.