ROTARY ISOLA DI PROCIDA AL CONVEGNO “PAESAGGI FRAGILI: I CAMPI FLEGREI”

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Si è svolto nella Sala Ostrichina del Parco Borbonico Fusaro a Bacoli il
convegno del “Forum Rotariano per i Campi Flegrei” dal titolo “Paesaggi
Fragili: I Campi Flegrei”. Il Forum, di recente istituzione, è composto da
un gruppo di Club uniti e concordi nel promuovere e valorizzare
l’immenso comune patrimonio storico, artistico, paesaggistico e
naturalistico.
Tre gli esperti chiamati a relazionare: il professore di Architettura della
Federico II di Napoli Salvatore Di Liello – Presidente R.C. Isola di
Procida, il geologo Fabrizio Pisani Massamormile – Past President del
R.C. Napoli Castel Sant’Elmo e l’agronomo Emilio Ciccarelli – Past
President R.C. Giugliano in Campania Ager Liternum. Presenti al
convegno Dirigenti e Soci di sei Rotary Club: Campi Flegrei, Isola di
Procida, Napoli Castel Sant’Elmo, Giugliano in Campania – Ager
Liternum, Napoli Posillipo e Napoli Chiaja, oltre a numerosi ospiti. I
lavori, moderati dal giornalista Rosario Pitton, sono iniziati con gli inni e
gli onori alle bandiere dell’Italia, dell’Europa e del Rotary International
cui hanno fatto seguito i saluti istituzionali della Presidente del Rotary
Club Campi Flegrei Emilia Annunziata, in qualità di coordinatrice del
convegno affiancata dalla Vicepresidente Patrizia Leone e dalla Presidente
incoming Ester Vastarella. A seguire i saluti del Governatore Rotary
Distretto 2101 Antonio Brando, del Governatore Nominato 2026-2027
Giuseppe Nardini e del Past Governor Salvatore Iovieno.
Grande interesse hanno suscitato gli argomenti delle relazioni esposte dai
tre esperti, nell’ordine, “Visibile/Invisibile: I Campi Flegrei e la metafora
del paesaggio” – “Vulcani antropizzati, un paesaggio unico al mondo” –
“Verde flegreo: paesaggi vegetali tra vulcani mare”, sollecitando numerose
domande poste dai presenti in sala, che hanno anche chiesto la
pubblicazione degli atti del convegno.
È stato il Governatore Antonio Brando a chiudere i lavori ricordando che
si avvicina la conclusione dell’anno rotariano 2024-2025 ma, immutato
deve essere l’impegno di chi lascia il testimone al proprio successore in
una simbolica staffetta protesa sempre al cambiamento, che fa la vera
differenza nel Rotary. Infine, dopo aver ringraziato tutti i presenti, si è
congratulato con gli organizzatori, per l’ottima realizzazione dell’evento, e
con i relatori, per l’alto contenuto professionale dei loro interventi.