Il diritto alla salute viene sempre piu attaccato con progetti di privatizzazione, tagli e dismissioni che svuotano di senso l’ articolo 32 della costituzione e la legge che istituisce il Servizio Sanitario Nazionale.
La situazione che denunciamo non è una novità, si inserisce infatti nel quadro complessivo di tutte quelle misure di ridefinizione e riassetto dei conti pubblici chiamati con il nome generico di “spendine review”.
Per la Campania questa serie di misure tra le altre si manifestano con la chiusura dei presidi di zona e il loro accorpamento. Negli scorsi anni abbiamo assistito alla chiusura del tribunale, alla distruzione del trasporto pubblico marittimo e poi terrestre, a breve toccherà alla sanità.
Nel concreto medicina legale, centro di igiene mentale, villa orizzonte, invalidi civili e guardia medica di Forio rischiano l’ accorpamento in un’unica struttura nei pressi di Piazza Bagni, nei locali dell’ ex “hotel Stefania” con possibili ripercussioni sul piano occupazionale.
Come partito della Rifondazione Comunista ci opponiamo a questo provvedimento che per i degenti di villa orizzonte significherà sradicamento territoriale, brusca rottura dei legami instaurati con alcune famiglie di Barano, compressione della loro vita quotidiana in spazi angusti e privi di giardino e parcheggio, senza contare il grave disagio per gli utenti che ogni giorno debbono recarsi presso altri uffici oggetto di accorpamento a causa della mancanza di trasporto pubblico in quest’ area interna di Casamicciola ad alto rischio idrogeologico. Ricordiamo infatti che da questa zona è partita la lava che nel 2009 ha ucciso una giovane studentessa.
Riteniamo che la sanità pubblica debba ritornare a svolgere il suo ruolo fondamentale, che è quello di garantire il benessere e la cura ai cittadini di ogni classe, e non invece essere il carrozzone clientelare di taluni politici ed affaristi di vario genere attenti solo alla speculazione economica. Difendiamo il principio di una sanità pubblica più efficiente e vicina al cittadino contro chiunque si muova per affossarla e poi privatizzarla.
Per i motivi già esposti, chiediamo alle istituzioni comunali di Casamicciola di tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini dell’isola non concedendo l’agibilità ad una struttura quale l’ ex “hotel Stefania”, assolutamente non idonea ad ospitare servizi sanitari.