Come Partito della Rifondazione Comunista riteniamo di dover fare chiarezza in merito alla lotta DEL COMITATO ORTOFRUTTICOLO
L’anno scorso partecipammo con convinzione nella lotta. Fummo i primi tra i pochi gruppi politici organizzati a dare sostegno alla lotta cercando di smuovere l’ opinione pubblica e cercando in appoggio a questa protesta, nell’ottica di una vertenza assai più generale, quella dei trasporti, il contributo dei pendolari e degli studenti.
Tuttavia non vorremmo dover credere a quel vecchio adagio che recita “La storia si ripete sempre due volte: la prima volta in tragedia la seconda in farsa”.
La soluzione proposta e poi accettata l’anno scorso fu l’eliminazione di una corsa pomeridiana a favore di una notturna andando quindi a togliere ai pendolari per dare agli autotrasportatori, nell’ottica di una trattativa privata tra imprenditoria che nulla aveva di politico, i cui risultati non sono durati neppure un anno.
Pensiamo che questo esito si debba scongiurare perché mina alle fondamenta tutto il movimento e le discussioni in merito ai trasporti marittimi, andando a compartimentare i principali attori del trasporto marittimo (trasportatori, pendolari e lavoratori) mettendoli in antagonismo tra loro quando l’ orizzonte è altro.
Se al centro della vertenza non si pone la Caremar Pubblica, che fa da argine ad aumenti tariffari, e contemporaneamente non si chiede la ridefinizione del piano orario ci ritroveremo nella condizione di sempre fatta da accordi sottobanco, assenza di regole, assenza di trasparenza.
Confidiamo quindi, stando in questa lotta e appoggiando questa rivendicazione, in un esito migliore, politico, deciso alla luce del sole e pienamente condiviso da tutta l’ area che da anni ruota attorno ai problemi del trasporto marittimo isolano.