QUANDO IL PALLONE SI SGONFIA! TRA SOSPETTI E CORRUZIONE. DI ANTIMO PUCA

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Tentativi di corruzione non male secondo gli statistici. “Quella sporca dozzina” di maledette primavere, per dirla alla Gringo, così si usava nei film Western a cavallo tra gli anni ’60 e’ 70, con tanti sospetti, dubbi e perplessità su gare chiave della stagione. Ma a parti invertite. Sospettati di illeciti. Si crea un bel polverone. Il calcio scommesse sconvolge certezze che sembravano scolpite nella pietra, quella di un calcio pulito e leale, giocato su un rettangolo verde da 11 uomini che indossano magliette di lanetta e numeri dall’1 all’11. Soprattutto, uno sport seguito da milioni di ignari appassionati.
È stato spezzato un silenzio che attanagliava ufficialmente, la squadra dallo scorso febbraio, quando De Laurentiis impose la museruola ai rapporti con la Stampa.
L’unica parte veramente interessante della conferenza stampa è stata quando ADL ha ammesso l’esistenza di una mafia-ndrangheta calcistica di ultimissima generazione, formatasi nelle più grandi Università del mondo,che gestisce il flusso scommesse clandestine e non. Circa 500 miliardi di euro l’anno. In grado di gestire e manipolare tutte le partite del mondo da Singapore. Una cifra capace di muovere e piazzare le proprie pedine in ogni carica dello Stato..figuriamoci a decidere l’esito di una partita. È questa un’ammissione del nostro presidente. Non di uno qualunque. Hanno lasciato scorrere tutti questa affermazione gravissima. Come se non avesse detto nulla..sia i tifosi che gli addetti ai lavori…  sembra che sia più comodo nascondere la testa sotto la sabbia e guardare le nostre belle partite sul divano di casa e soffrire e gioire come gli ebeti. Beoti adoratori di una squadra di calcio sfasciano, nell’entusiasmo per il loro dio, nella rovina economica. Criminali travestiti da tifosi sanno che nell’epoca moderna lo stadio ha sostituito la chiesa quale asilo per i delinquenti. Occorre punire ancor più duramente chi delinque in nome di una squadra di calcio con l’aggravante di motivi futili e abietti. Andare a discapito della dignità attraverso il calcio scommesse e in nome di una squadra è ancor più spregevole che farlo in nome di qualsiasi ideologia politica. Se le violenze del calcio continueranno sarà soprattutto perché le autorità preposte a garantire in generale la sicurezza dei cittadini in questo caso decidono, chissà perché, di lasciar correre, di non tutelare i cittadini. Ogni Governo si è comportato, sinora, irresponsabilmente. I Valori dello Sport calcistico sembrano essere volti al tramonto per lasciare il posto al dio denaro, al traffico illecito di milioni di euro che, in fila come gregge, si muovono pilotati nell’unica direzione. La Società odierna dovrebbe trovare nello sport, invece, spirito di gruppo, condivisione, sacrificio, tattica. Si dovrebbe nutrire maggiore responsabilità per i giovani talentuosi e trovare, insieme alle autorità competenti, un modo per tutelali a mó di gingilli preziosi di casa nostra. “Nella storia, le sole cause che muoiono sono quelle per le quali gli uomini rifiutano di morire” asserisce Mons. Fulton J. Sheen. Si rende necessario che il popolo italiano trovi la forza di fare ascoltare la propria voce affinché il gioco del calcio torni ad essere pulito dal catrame che lo circuisce e lo copre fino a procurarne la morte identitaria.
Di Antimo puca