PROCIDA. SANITA’ ISOLANA, DOTT.CARDITO: “LA DISAVVENTURA DI UN PAZIENTE, PERCHE’ MANCANO LE COSE ESSENZIALI”

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Sulle disfunzioni ed i disagi della sanità sull’isola di Procida, interviene il dott.Michele Cardito che esprime un suo parere personale “che scaturisce da tanti anni di esperienza sul campo e dall’ultimo episodio verificatosi qualche giorno fa”, che ha visto coinvolto un sessantenne che, con una violenta emorragia gastro intestinale in corso, non riesce ad essere trasferito in una struttura sulla terraferma, per la mancanza di una motovedetta. L’ipotesi elicottero viene scartata a priori perchè non se ne ravvisava l’urgenza. Impossibile trasferirlo anche a bordo di un traghetto, per la mancanza di un’ambulanza.  Alla fine dopo diverse ore, viene comunque autorizzato il trasferimento del paziente in elicottero.

“Procida combatte da decenni per un ospedale – commenta il dott.Cardito – ma nel frattempo servirebbero le piccole cose (per così dire!) per alleviare il grosso disagio dei procidani”.

Il dott.Cardito descrive così l’episodio: “Un signore sessantenne alle 5.30 viene accompagnato in Pronto soccorso per una violenta emorragia gastro intestinale. I medici di guardia effettuano le cure e gli accertamenti del caso per fermare l’emorragia, ma sono necessari ulteriori accertamenti per la diagnosi e relative cure che a Procida non è possibile effettuare, quindi si decide di trasportarlo in ospedale su terraferma. Non in elicottero, perché le condizioni del paziente non sono così gravi da giustificare questo tipo di trasporto! Bisogna andare con la motovedetta. Ma, ahimè, non abbiamo una motovedetta a Procida! Come terza opzione abbiamo il trasporto in ambulanza su traghetto, ma non abbiamo un’ambulanza dell’ospedale per poterlo trasferire. Informata la direzione centrale di Frattamaggiore (dipendiamo da Frattamaggiore, sic!) dicono che ci invieranno un’ambulanza! Alle 10.00 non si sapeva ancora come, dove e quando! La figlia del paziente mi chiede di aiutarla in qualche modo ed io contatto il medico del Pronto Soccorso, una dottoressa molto gentile e professionale che mi spiega la situazione appena raccontata dicendo che purtroppo qui è il sistema che non funziona! Ha ragione! Ne discutiamo e conveniamo che per un medico è più importante la salute del paziente e pertanto è giustificata la venuta dell’elicottero! Alle 12.00, finalmente, il paziente parte con l’elicottero! ….

La RIFLESSIONE: Procida combatte da decenni per un ospedale, ma nel frattempo servirebbero le piccole cose (per così dire!) per alleviare il grosso disagio dei procidani:

1) Un’ambulanza del Pronto Soccorso;

2) una motovedetta stabile a Procida;

3) un ambulatorio chirurgico per le piccole cose, tipo medicazioni, rimozione dei punti di sutura, asportazione di verruche o piccole cisti, etc;

4) un piccolo centro per diabetici con diabetologo, cardiologo, oculista (a Procida ci sono oltre 2000 diabetici);

5) un ambulatorio oncologico per poter effettuare terapia chemioterapica;

6) un ortopedico per visite e possibilità di praticare immobilizzazione e rimozione gesso;

7) un pediatra, visto che sull’isola c’è un solo pediatra che certamente non può risolvere tutti i problemi dei piccoli pazienti!

In tutto saranno impegnati poco più di una decina di persone fra medici ed infermieri!

A me sembra una cosa fattibile, basterebbe solo un po’di buona volontà”, conclude il dott.Cardito.