PROCIDA. IL PD: “URGE PROGRAMMARE AL MEGLIO L’ESTATE”

A ormai otto settimane di lock-down si manifesta l’urgenza di avviare una ripartenza dell’economia e della produzione di reddito in tutto il Paese. Il nuovo DPCM scandisce le date di una graduale ripresa delle attività e a Procida occorrerà operare affinché tutto si svolga con il minimo di rischio.

Il comparto turistico, che ormai nella formazione del PIL locale ha un peso notevole, è in ginocchio e attende adeguate misure di ristoro. Le strutture ricettive, i ristoranti, gli stabilimenti balneari, dal 1° giugno potranno riaprire, anche se le attese sono di una stagione breve e difficile, con poche aspettative di produrre profitti. Il PD è a fianco degli imprenditori e dei lavoratori di questo settore, con la massima disponibilità all’ascolto di suggerimenti e proposte per alleviarne le difficoltà.

Una questione importante è quella delle spiagge. Le spiagge sono un patrimonio pubblico e rappresentano una risorsa fondamentale per l’economia dell’isola. Qualsiasi ipotesi di sviluppo turistico senza spiagge, a Procida, non avrebbe alcun senso. La balneazione rappresenta un attrattore che copre per una quota di circa il 90% le motivazioni di scelta dell’isola da parte dei turisti.

Ciò detto, la questione spiagge non resta circoscritta agli imprenditori e ai lavoratori che operano nel comparto, ma afferisce all’intero indotto. Si stima che il rapporto che intercorre tra la spesa diretta per servizi di tipo strettamente balneare e quella indotta per altri prodotti/servizi è di circa 1 a 12; nel senso che per ogni 100 euro spesi per la balneazione un turista ne spende almeno altri 1200 per altri consumi (ricettivo, ristorazione, commercio, tempo libero, case vacanza in affitto, etc.). Non esistono dati aggiornati per valutare l’incidenza della balneazione sul PIL locale, ma si tratta di una quota sicuramente rilevante.

Il PD procidano chiede all’Amministrazione Comunale una delibera urgente in attuazione della legge 145/2018 che prevede la proroga delle concessioni demaniali fino al 2033, per restituire ai piccoli imprenditori serenità e fiducia nel futuro. Ha inoltre elaborato una proposta specifica che riguarda la gestione delle spiagge libere, intese come territorio di tutti da utilizzare nella giusta maniera. Una proposta per questo drammatico frangente Ma che vede una sua potenziale applicazione anche in prospettiva di adozione futura, nella fase post- emergenza.

Serve dunque uno sforzo coordinato per rendere le spiagge più accoglienti e frequentabili per un arco di tempo più lungo dell’attuale, offrendo un ventaglio di servizi più ampio. Per questo il Partito Democratico è disponibile al massimo confronto, chiedendo da subito di istituire un tavolo di concertazione con Amministratori, tecnici, imprenditori e rappresentanti delle forze politiche per avviare gli interventi necessari con la maggiore collaborazione e consenso possibile.

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