PROCIDA. CAPEZZUTO: “CON MURO ALLE ELEZIONI? UNA SCELTA DA PONDERARE”

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Sulle prossime elezioni amministrative nel comune di Procida, interviene Vincenzo Capezzuto, già sindaco e candidato sindaco delle forze di centrodestra. Sui possibili e prossimi schieramenti, interviene con una sua analisi. “Luigi è un mio amico! E non rinnego, ne oggi ne mai, il nostro vissuto politico. L’amicizia appartiene alla sfera dei sentimenti, la politica deve essere soprattutto ragionamento”: il Luigi in questione è Muro, la considerazione di Capezzuto.

Ecco l’intervento di Vincenzo Capezzuto su Muro e le prossime scelte. 

“Restano da chiarire alcuni aspetti di queste ultime vicende politiche.
Come ho più volte detto, io sono figlio di Ninuccio Capezzuto e della sua storia politica.
Quando mi è stato chiesto di candidarmi ho lavorato più di ogni altra persona ottenendo, sia come assessore che come sindaco, ottimi risultati. Non sono stato e non sarò mai uno “yesman”.
Da sindaco mi sono aspramente confrontato con chi aveva una posizione diversa dalla mia e ritengo che questo sia normale per un’equilibrata attività politica ed amministrativa. Oggi sento dire dalle parti in campo che le elezioni amministrative dovranno essere aperte trasversalmente alla partecipazione di persone che, con percorsi politici diversi, sapranno concorrere alla realizzazione di un nuovo progetto “Procida”.
Luigi è un mio amico!
E non rinnego, ne oggi ne mai, il nostro vissuto politico.
L’amicizia appartiene alla sfera dei sentimenti, la politica deve essere soprattutto ragionamento.
Sono un soggetto politico autonomo, con la mia storia ed il mio impegno. Quando mi è stato chiesto di capeggiare una battaglia persa in partenza, anche per l’eco di vicende ormai lontane dal contesto politico, seppur destinato ad altra candidatura, non mi sono tirato indietro. Ad oggi che Dino abbia il desiderio di confrontarsi con me (cosa che non è avvenuta), riconoscendomi una soggettività politica, lo ritengo un atto coraggioso.
Non sono aperto al mercato della politica.
Ho più volte ripetuto che questo doveva essere una fase politica importante rivolta alla costruzione di un nuovo chiaro progetto politico fondato su una necessaria autocritica e “un’idea portante da tradursi in un programma elettorale possibilmente chiaro, che abbia la possibilità di spiegare con quali percorsi amministrativi e in quanto tempo si possono raggiungere gli obiettivi concordati”. Questo il pensiero di Capezzuto.