PROBLEMA DEMOLIZIONI. CARDAMURO: CHI HA FIRMATO IL PROTOCOLLO GRATTERI NON PUO’ INDIGNARSI ALLE PAROLE DI MUSUMECI

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Con una lettera aperta inviata a Teleischia, Raffale Cardamuro dell’associazione Io Abito, interviene su quanto sta accadendo attorno alla vicenda delle abitazioni abusive nei Campi Flegrei, e risponde alle parole del ministro Musumeci, e agli interventi successivi dell’onorevole Borrelli e del sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione, ed a quest’ultimo rivolge il seguente pensiero: “Sindaco Josi Gerardo della Ragione, è paradossale che lei oggi si presenti come il difensore della nostra terra, opponendosi alle dichiarazioni del ministro Musumeci, quando solo poche settimane fa ha firmato un protocollo di intesa insieme alla Regione Campania e al procuratore Gratteri per l’abbattimento delle case abusive nei Campi Flegrei. Non si può essere da una parte i firmatari di accordi che prevedono le demolizioni e dall’altra quelli che si indignano per chi le teorizza a voce. La credibilità si misura nei fatti, non nei proclami”. Nel corpo dell’articolo potrete leggere l’intero intervento di Raffaele Cardamuro.

Ecco cosa scrive Raffaele Cardamuro:

LETTERA APERTA AI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI E ALLA COMUNITÀ DEI CAMPI FLEGREI

A:
• Ministro Nello Musumeci
• On. Francesco Emilio Borrelli
• Sindaco di Bacoli Josi Gerardo della Ragione

E p.c.
• Ai cittadini dei Campi Flegrei

Con questa lettera, sento il dovere di esprimere il mio pensiero su quanto sta accadendo attorno alla vicenda delle abitazioni abusive nei Campi Flegrei, alle parole del ministro Musumeci, e agli interventi successivi dell’onorevole Borrelli e del sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione.

Ministro Musumeci,
lei ha usato parole dure e offensive nei confronti di un intero popolo. Ha affermato che le case abusive costruite dal dopoguerra ad oggi dovrebbero essere abbattute, colpevolizzando intere famiglie che, spesso per necessità e mancanza di alternative, hanno costruito un tetto per sé e i propri figli. Le sue dichiarazioni pesano come macigni su chi già vive nella precarietà, in una terra difficile come la nostra, dove la natura presenta rischi enormi e lo Stato, invece di proteggere, scarica addosso ulteriori colpe.

Onorevole Borrelli,
la sua presa di posizione sembra più una polemica strumentale che un atto di difesa sincera del popolo flegreo. Non l’ho sentita indignarsi per le parole che offendono la dignità di questa comunità, ma piuttosto l’ho vista attaccare il ministro per la sua appartenenza politica, rievocando la stagione dei condoni edilizi. Condoni di cui, a quanto risulta, ha beneficiato anche la sua stessa famiglia, che possiede un immobile con domanda di condono risalente al 1985. Dunque, mentre lei oggi condanna con fermezza l’abusivismo e chi prova a regolarizzare ciò che esiste da decenni, dovrebbe spiegare come mai quelle sanatorie tanto criticate siano state buone per i suoi cari. Coerenza vorrebbe che si predichi con l’esempio.

Sindaco Josi Gerardo della Ragione,
è paradossale che lei oggi si presenti come il difensore della nostra terra, opponendosi alle dichiarazioni del ministro Musumeci, quando solo poche settimane fa ha firmato un protocollo di intesa insieme alla Regione Campania e al procuratore Gratteri per l’abbattimento delle case abusive nei Campi Flegrei. Non si può essere da una parte i firmatari di accordi che prevedono le demolizioni e dall’altra quelli che si indignano per chi le teorizza a voce. La credibilità si misura nei fatti, non nei proclami.

Inoltre, c’è un’altra questione grave che non può passare sotto silenzio: mentre si colpiscono case costruite 30, 40 o 50 anni fa, famiglie che hanno versato soldi allo Stato in oneri, oblazioni e sanzioni, le stesse autorità giudiziarie, coordinate dal procuratore Gratteri, e i sindaci dei nostri territori permettono ancora oggi che si costruisca in modo irregolare. È inaccettabile che da un lato si usino le ruspe contro le abitazioni di famiglie che vivono da generazioni su questi territori, e dall’altro si chiuda un occhio sulle nuove costruzioni che spuntano ancora oggi sotto gli occhi di tutti.
Questa doppia morale alimenta la convinzione che dietro l’abbattimento delle vecchie abitazioni si nasconda un business ormai consolidato. Non si tratta più di legalità o rispetto delle regole, ma di un meccanismo che ha trasformato la sofferenza delle famiglie in un affare, dove demolire diventa l’unico interesse, mentre la vera soluzione – la regolarizzazione e la messa in sicurezza degli edifici – viene sistematicamente ignorata.

Ai cittadini dei Campi Flegrei,
oggi ci troviamo schiacciati tra due fuochi: da una parte le dichiarazioni violente di chi ci accusa di essere un popolo di abusivi, dall’altra le scelte ipocrite di chi firma accordi per le demolizioni e poi si presenta come nostro difensore. La verità è che tutti, e dico tutti, hanno contribuito allo stato delle cose che viviamo oggi. Le istituzioni, sia di destra che di sinistra, non hanno mai voluto affrontare davvero questa questione con onestà e responsabilità. E oggi si scandalizzano per le parole di un ministro, quando il vero scandalo è ciò che non hanno fatto per regolarizzare, mettere in sicurezza e dare dignità alle nostre abitazioni e alle nostre famiglie.

È inaccettabile che nel 2025 ci sia ancora chi vive con l’etichetta di “abusivo”, senza la possibilità di sistemare e mettere in sicurezza la propria casa, anche dopo aver pagato tutto quello che lo Stato ha richiesto. È una vergogna che la classe dirigente campana e nazionale non abbia avuto la forza e il coraggio di dire al ministro Musumeci che le parole hanno un peso. E quel peso oggi è un macigno che grava sulle nostre vite, sulle nostre famiglie e sul futuro del popolo flegreo.

Chiediamo rispetto. Chiediamo verità. E chiediamo che si smetta una volta per tutte di giocare sulla pelle di un popolo che vive ogni giorno il peso di una terra difficile, ma che non si è mai tirato indietro.

Ass. Nazionale IoAbito
Raffaele Cardamuro