“PER PROCIDA”: SANITA’ PROCIDANA ORMAI AL LUMICINO

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Comunicato stampa ” Per Procida”.
Cattive notizie quelle che ci giungono dall’Ospedale “Gaetanina Scotto di Perrotolo” di Procida. Più di un cittadino, infatti, al di là di qualche disservizio giornaliero, ci ha segnalato che è stato sospeso il servizio di gastroscopia così come, dal prossimo 14 novembre, verrà sospeso il servizio di cardiologia in quanto manca il medico (in verità è stato avviato un avviso pubblico per la ricerca di un medico fino al 31 dicembre 2016) giacché con il nuovo sistema del pronto soccorso non rientra la figura del cardiologo.

Questo significa che molti più procidani, loro malgrado, dovranno recarsi fuori dall’isola, in strutture pubbliche o private, per poter godere di tali riscontri specialistici con notevole dispendio di tempo e spese oltre far fronte, con le condizioni meteo che non sono più quelle della stagione estiva, a problematiche logistiche in modo particolare per gli anziani.

In ultimo, ma non per ultimo, nella giornata di ieri, come riporta la cronaca: “fuori uso addirittura dallo scorso 28 ottobre l’idroambulanza gestita dalla guardia costiera locale (che ha denunciato la sua “disponibilità parziale” al Ministero, a causa di una “avaria al verricello”), si è cercata una soluzione alternativa per il trasferimento delle tre persone in attesa di ricovero sulla terraferma: le condizioni proibitive del mare hanno tuttavia impedito l’arrivo dell’idroambulanza dalla vicina Ischia, come era successo nei giorni scorsi. E allora non è restato che optare per l’elicottero del 118, che a partire dalle 15 ha iniziato a fare la spola tra Procida e Napoli”.

Nell’attesa di conoscere l’esito, il prossimo 23 novembre, del ricorso in discussione presso il TAR Campania avverso al ridimensionamento previsto dal Commissario Polimeni nel nuovo Piano Ospedaliero, riteniamo che l’Amministrazione comunale, invece di prendersela con la stampa ed in modo particolare con il periodico PROCIDAOGGI, reo di aver semplicemente posto la situazione sanitaria, forse anche al di sotto di quella che è la cruda realtà, sotto la lente di ingrandimento, muova gli opportuni passi, se ne ha la forza, il diritto alla salute si allontana sempre di più dall’isola di Procida.