L’avv. Nino D’ambra, che nel solco politico antifascista tracciato dai “ rivoluzionari” di famiglia di via S. Vito ha forgiato il Suo credo libertario e socialista, richiama la mia gioventù ed i miei primi contatti con la storia dell’antifascismo foriano; infatti, il mio primo ingresso nel mondo della politica si ha allorquando, ventenne e studente universitario, il Suo pensiero s’intreccia con il mio alle prime armi, anche se già ricco di insegnamenti di vita e di ideali che mi venivano dalla mia famiglia e dall’esperienza universitaria, acquisendo così un pensiero critico sugli eventi storici che caratterizzavano il periodo successivo all’unità d’Italia e, in particolare, la storia del fascismo che duramente colpì anche le libertà individuali e di lavoro a Forio e sull’isola come accadde a mio zio Umberto ( fratello del mio papà ) a cui per un ventennio fu sottratto il posto d’insegnante elementare per dare spazio occupazionale ad un maestro fascista. Da lì per me fu tutto un crescendo e la mia vita politica s’intreccia con quella di Nino e dei compagni della Sez. socialista e poi dei comunisti della Sezione “ fratelli Cervi”. Nino, ricco di idealità e dai forti pensieri, di carattere passionale e di indubbia onestà intellettuale e amante della ricerca, s’innamora tra l’altro della storia risorgimentale che trasferisce agli altri attraverso i Suoi preziosi libri e per effetto di una dialettica senza pari che anima positivamente la Sua quotidianità, sviluppando attività di coinvolgimento sulle Sue grandi passioni con induzione alla partecipazione politica, tra cui l’amore per la conoscenza dell’isola e la valorizzazione del bene collettivo come ricchezza primaria da conservare. Un vulcano in eruzione di idee e di iniziative
che ben sa conciliare con i Suoi doveri familiari, professionali, sociali ed istituzionali; un “garibaldino” anche della parola, certamente! Da qui la condivisione e l’affiatamento su comuni ideali, la capacità di stare insieme e tra la gente e per la gente e l’impegno perché le fresche istituzioni repubblicane non vengano infangate da atti sconsiderati di affarismo e diventino invece sempre più sedi di trasparenza e di valori, di libertà e di democrazia, di socialità e di cultura.
Gli devo molto e Gli sono particolarmente riconoscente per un’amicizia che ci ha unito e che ha unito la mia famiglia alla Sua per una vita. Ricordo con piacere il bel periodo trascorso insieme in Consiglio comunale negli anni 76/79 laddove agivamo all’unisono e in uno con gli altri consiglieri di opposizione (Psi, Psdi e Pci), per dare dignità ed efficienza all’azione amministrativa e conseguentemente diritti e garanzie ai cittadini e valorizzazione del territorio comunale ed isolano con un’opportuna pianificazione urbanistica, per sconfiggere un’ignobile azione repressiva messa in atto dalla maggioranza democristiana nei confronti dello scrivente, allora consigliere comunale e capogruppo consiliare del Pci, animatore della lotta alla speculazione edilizia. E Nino, in uno agli altri autorevoli consiglieri dell’opposizione e allo scrivente, cercò di evitare che si scrivesse una pagina nera ad onta consiliare che parlasse di espulsione dal consesso istituzionale di un consigliere colpito da un falso provvedimento amministrativo costruito ad arte. Non ci riuscimmo, e per la storia è giusto qui ricordare che era l’8 dic. 1979 quando si concretizzò l’espulsione che
avvenne a seguito della delibera n.97 del 8/12/1979 del Consiglio Comunale di Forio 1 , che il Sindaco era Gaetano Colella e che l’infame atto amministrativo fu confezionato dal Corpo dei Vigili Urbani capitanati da Francesco Schiano in uno all’Ufficio Tecnico diretto da Giosuè Colella. Una scelta sicuramente arrogante e ripugnate per carenza di motivazioni, avallata poi dalla maggioranza democristiana del Co.Re.Co, e che finì anni dopo a “ bolla di sapone” !
Ma, andiamo oltre! Nino D’ambra – il valente professionista, l’intellettuale intransigente, il ricercatore accanito e l’instancabile oratore che affascina il pubblico e rende piacevole l’ascolto – viene qui da me ricordato soprattutto come maestro di democrazia ed animatore e cultore di sapere laddove con i Suoi incontri tematici organizzati nella Sala Conferenze del “Centro di Ricerche Storiche D’Ambra”, nella casa padronale in Via S. Vito, in stretta collaborazione con Sua moglie prof.ssa Gemma Pappalepore e più recentemente anche con Sua figlia Rosa, offriva il Suo sapere ed occasioni di riflessioni e di confronto sulle tematiche più varie. Serate indimenticabili e di qualità, fortemente costruttive, che hanno coinvolto Forio e l’isola e non solo, di cui non posso che dirGli ancora una volta grazie.
Ciao, carissimo Nino, e grazie per quanto mi hai dato e ci hai dato. Sei stato e sarai sempre un mio/nostro punto di riferimento di vita; da oggi appartieni alla Storia di Forio, in particolare!
Nicola Lamonica