Nuova inchiesta sul calcioscommesse: coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha già portato a una cinquantina di fermi, tra calciatori, dirigenti e presidenti di club.
Nel mirino alcune partite del girone dell’Ischia; coinvolti i vertici del vigor lametia, il direttore sportivo del catanzaro e l’allenatore del barletta
Arresti e perquisizioni in 21 provincie italiane, tra Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia, il capo d’accusa è associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall’associazione mafiosa. Ci sarebbero almeno cinque latitanti, cinquanta fermi emessi e oltre settanta indagati.
L’inchiesta – oltre mille pagine – ha preso il via dalle intercettazioni di Pietro Iannazzo, elemento di vertice della ‘ndrangheta di Lamezia Terme, considerata dagli inquirenti una cosca “d’elite della mafia imprenditrice”. Ma ci sarebbero indagati anche stranieri, e tra i coinvolti ci sarebbe anche un poliziotto. Gli investigatori stanno operando, oltre che a Catanzaro, a Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L’Aquila, Ascoli Piceno, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova, Savona
Accertata l’esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare risultati degli incontri di Lega Pro e Serie D. almeno trenta le partite sotto la lente; tra queste, quelle del giorno dell’ischia:
juve stabia – lupa roma del 1 novembre
barletta catanzaro del 1 apèrile
aversa barletta dell’11 aprile
vigor lametia paganese del 12 aprile
barletta vigor lametia del 19 aprile
tra i dirigenti sportivi coinvolti, claudio arpaia presidente del vigor lametia, fabrizio maglia direttore sportivo e felice bellini responsabile marketing; oltre al direttore sportivo del catanzaro armando ortoli. Tra gli allenatori figura il mister del barletta Ninni Corda