Un’altra persona “invisibile” che vie tra la gente, ma che nessuno nota. Si tratta di una donna che vive all’addiaccio, su una panchina al molo beverello di Napoli, avvolta in una coperta.
Di lei però si è accorta l’imprenditore Alfredo Giacometti, da tempo impegnato in attività di “cittadinanza attiva”.
Giacometti ha chiesto notizie ai responsabili dell’area del porto, che gli hanno comunicato che la donna rifiuta di lasciare quella postazione. “Non ho dove andare, meglio la panchina che i ricoveri di senzatetto”, ha poi ribadito la stessa donna rispondendo alle domande dirette dell’uomo.
Innanzitutto, il primo problema sollevato da Giacometti è proprio quello legato alla classica impossibilità di dare un aiuto a chi non ha un tetto e che vive per strada.
L’altra considerazione è legata a quella immagine che i turisti, provenienti da ogni parte del mondo che transitano per il molo beverello, si trovano davanti e che probabilmente penseranno al livello di inciviltà che resiste, nell’indifferenza di tanti…
