NAPOLI. NELLA CHIESA DI SANTA MARTA UNA MOSTRA DEDICATA A SAN GENNARO ED IL SUO LEGAME COL POPOLO

0
83

È un viaggio emozionante tra la devozione e la meraviglia, tra la storia e l’arte popolare, tra la fede di un popolo e la sua straordinaria capacità di narrare il sacro attraverso l’incanto del presepe quello proposto al visitatore della mostra d’arte presepiale “San Gennaro memoria e profezia di un popolo alla ricerca del sacro”, in programma fino al 30 settembre 2025 nella Chiesa di Santa Marta, in via San Sebastiano 1, nel cuore di Napoli.

L’esposizione, a ingresso gratuito, è promossa dall’Associazione Presepistica Napoletana, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli e l’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli e ha il patrocinio della Regione Campania; e si inserisce in uno dei percorsi giubilari della città – nell’Itinerario Ianuariano del MUDD – Museo Diocesano Diffuso, configurandosi come un’occasione imperdibile per riscoprire l’anima più profonda e identitaria della città, attraverso lo sguardo simbolico e amorevole del suo Santo Patrono, San Gennaro.

La mostra è stata presentata alla stampa dall’assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli Teresa Armato, dal Provicario Generale Arcidiocesi di Napoli Monsignore Gennaro Matino, da Padre Antonio Loffredo (MUDD), dall’Abate Monsignore Vincenzo De Gregorio (Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro), dalla vicepresidente Consiglio Regione Campania Valeria Ciarambino, dal vicepresidente della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro Riccardo Carafa D’Andria, dalla presidente Associazione Presepistica Napoletana Adriana Bezzi Carbone, dal curatore della mostra “San Gennaro memoria e profezia di un popolo alla ricerca del sacro” e responsabile Cultura dell’Associazione Presepistica Napoletana Vincenzo Nicolella.

Divisa in due sezioni principali, la mostra è frutto di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca e realizzazione condotto dai maestri dell’Associazione Presepistica Napoletana, eredi della grande tradizione presepiale napoletana del Settecento, che tramandano, con straordinaria perizia e passione, un immenso e prezioso patrimonio.

La sezione “La vita, il martirio, i prodigi” è composta da una serie di scenografie scolpite e dipinte a mano con minuziosa accuratezza, ispirate alla pittura sacra del XVII e XVIII secolo, che raccontano in forma plastica gli episodi più significativi della vita e del culto di San Gennaro, attraversando geografie fisiche e spirituali: dal Ponte Leproso di Benevento alla Solfatara di Pozzuoli, da via Antignano al Vomero fino alle Catacombe di Capodimonte. Ogni scena è fedele non solo alla topografia ma anche all’atmosfera dei luoghi rappresentati: un atto d’amore verso Napoli, la sua memoria e il suo rapporto viscerale con il miracolo, che nella figura del Santo si condensa e si rinnova nei secoli.

La sezione “La processione di Calendimaggio” è una maestosa installazione lunga oltre cinque metri e profonda più di quattro, ambientata nella Napoli di fine Ottocento. Un’opera che trae ispirazione dalle vivide descrizioni di Matilde Serao nel suo celebre “Paese di Cuccagna” e si basa su fonti documentali e note archivistiche della Deputazione di San Gennaro. La scena riproduce con fedeltà e ricchezza di dettagli la solenne processione che si celebra il sabato precedente la prima domenica di maggio per commemorare la traslazione delle reliquie del Santo dall’Agro Marciano di Fuorigrotta alle Catacombe di Capodimonte.

Sullo sfondo dei vicoli della città alla vigilia del cosiddetto Risanamento, la scenografia evoca tutta la vitalità di un giorno di festa: colori, addobbi, rituali, elementi architettonici e decorativi si intrecciano in un quadro corale in cui nulla è lasciato al caso. La processione si articola secondo l’ordine preciso del corteo: apre il Gonfalone della Città, seguito dall’allora Sindaco Nicola Amore (riprodotto in ritratto di figura presepiale), dalle statue argentee dei santi compatroni, dagli ordini religiosi napoletani e dai prelati del Duomo che accompagnano il Cardinale Guglielmo Sanfelice (anch’egli raffigurato in ritratto) e l’Abate della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, insieme ai dodici nobili della Deputazione.

Il tempietto reliquiario, il busto di San Gennaro e le statue dei compatroni sono stati riprodotti con estrema fedeltà ai modelli presenti nella Cappella e nel Museo del Tesoro di San Gennaro. La scenografia, realizzata con l’arte presepiale più autentica, è popolata da circa cento pastori in abiti in stoffa, confezionati nello stile dell’epoca. Ogni dettaglio architettonico, ogni accessorio, ogni angolo urbano riproduce fedelmente i luoghi descritti dalla Serao nelle sue opere, con particolare attenzione al Ventre di Napoli.

Tra gli elementi più suggestivi figurano la chiesetta di Santa Maria dell’Ovo e la fontana di Mezzocannone, entrambe demolite durante il Risanamento. In alto, al centro della scena, proprio sopra San Gennaro in processione, un angelo reca una ghirlanda di fiori: un toccante omaggio alla tradizione degli “Inghirlandati”, che richiama l’originaria caratteristica della processione.

Ad arricchire il percorso espositivo, preziosi documenti d’archivio concessi dalla Fondazione Banco di Napoli e dalla Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro. Questi materiali offrono un ulteriore livello di lettura e approfondimento sul legame storico, spirituale e sociale tra il Santo e la città, consolidando il dialogo tra la dimensione plastica dell’arte presepiale e quella documentaria della storia.

L’allestimento è corredato da didascalie descrittive in due lingue, per consentire anche ai visitatori internazionali di cogliere la ricchezza e la complessità della narrazione.

Nella mostra “San Gennaro memoria e profezia di un popolo alla ricerca del sacro” l’arte diventa narrazione collettiva, il sacro si mescola con il quotidiano e ogni dettaglio contribuisce a ricostruire il mosaico vivo di una città in cui religiosità, superstizione, mito e rito convivono in un equilibrio affascinante e irripetibile. Il presepe napoletano non è solo una tradizione artistica, ma un linguaggio culturale complesso, uno specchio identitario, un archivio della memoria collettiva capace di attraversare i secoli e raccontare – con personaggi e scene – la storia, i sentimenti e le speranze di un popolo.

E in questo racconto, San Gennaro non è soltanto un protagonista, ma il simbolo stesso della resistenza, dell’amore e della fiducia che Napoli nutre per sé stessa.

INFO MOSTRA
Titolo: San Gennaro memoria e profezia di un popolo alla ricerca del sacro
Luogo: Chiesa di Santa Marta, Via San Sebastiano n.1 Napoli
Date: 29 aprile – 30 settembre 2025
Ingresso: Gratuito
Orari: (10:00-19:00)
A cura di Associazione Presepistica Napoletana
Con il patrocinio di Arcidiocesi di Napoli, Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, Regione Campania.