Due sanitari del 118 a Napoli, un autista e un infermiere hanno ricevuto la notifica oggi del licenziamento in tronco, da parte dei vertici dell’asl napoli 1.
Alcuni anni fa, i due che in quel periodo lavoravano distaccati presso il servizio 118, secondo la condanna avrebbero avanzato richieste di denaro al figlio di un paziente per essere trasportato in un ospedale diverso da quello indicato dalla centrale operativa. Da qui, ne era scaturita la denuncia da parte dei parenti, che aveva fatto scattare il provvedimento giudiziario.
Uno dei due è stato condannato alla pena di anni sei e sei mesi di reclusione e l’altro alla pena di anni quattro e mesi sei di reclusione.
“E’ una storia vergognosa che purtroppo riguarda dipendenti che dovrebbero avere comportamenti specchiati. Ancora più grave è comportarsi in questo modo indegno con i malati. Bene ha fatto la famiglia del paziente a denunciare e la Asl a licenziarli. Chi specula sulla pelle di chi soffre è ingiustificabile e inqualificabile. Serve la tolleranza zero anche in questo settore”, ha commentato il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli.