L’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli è fortemente provata per l’aggressione ai due infermieri dell’Ospedale del Mare. E lancia un appello alle istituzioni tutte e le parti sociali a fare fronte comune affinché si prendano provvedimenti severi e azioni di contrasto efficaci. Nel frattempo “sollecita il Prefetto di Napoli appena insediato, le forze dell’ordine – si legge in una nota – ad attivare i presidi di polizia negli ospedali annunciati e solo parzialmente attuati”.
L’Opi lancia poi l’allarme: “In ospedale si rischia la vita per prestare cure. E di questo passo, avremo sempre meno infermieri in corsia. Troppo rischioso. Si va al lavoro come in trincea. E l’ultimo gravissimo episodio che ha colpito severamente due colleghi dell’Ospedale del Mare ne è la riprova, cosi come la continua perdita d’attrattiva della professione”.
Cosi Teresa Rea, presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, dopo la violenta aggressione di ieri. “Ai colleghi – aggiunge – esprimiamo la solidarietà umana e professionale e assicureremo la vicinanza della professione, con l’impegno a sostenere in ogni iniziativa, anche legale, i colleghi colpiti”. All’Ordine ricordano che solo nell’Asl Napoli 1 si contano nel 2923 57 aggressioni, 86 tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno.