NAPOLI. GREENPEACE. ALLARME PFAS NELLE ACQUE POTABILI, INCONTRO IL 30 GENNAIO

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Greenpeace Italia ha rilevato la presenza di PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche) nel 79% dei campioni di acqua potabile analizzati nell’indagine indipendente “Acque Senza Veleni”. Tra settembre e ottobre 2024, l’organizzazione ambientalista ha raccolto campioni in 235 città italiane, presentando la prima mappa della contaminazione da PFAS nelle acque potabili del paese.

Le molecole più diffuse sono risultate il cancerogeno PFOA (47% dei campioni), il composto a catena ultracorta TFA (40%) e il possibile cancerogeno PFOS (22%). Per discutere i dati sull’inquinamento da PFAS in Campania e a Napoli, Greenpeace Napoli, in collaborazione con ISDE medici per l’ambiente e Mezzocannone Occupato, organizza un incontro il 30 gennaio 2025 alle 18:00 presso Mezzocannone Occupato, con la partecipazione di Gaetano Rivezzi e Padre Alex Zanotelli.

Nonostante i gravi casi di contaminazione in Italia, i controlli sui PFAS nelle acque potabili sono limitati. Dal 2026, entrerà in vigore la direttiva europea 2020/2184 che impone limiti normativi, ma recenti evidenze scientifiche suggeriscono che tali limiti potrebbero essere inadeguati. Alcuni paesi europei e gli Stati Uniti hanno già adottato limiti più severi.

Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, ha dichiarato che è inaccettabile che il governo ignori l’emergenza PFAS, sottolineando la necessità di una legge che vieti l’uso e la produzione di queste sostanze. Il governo Meloni deve agire per garantire acqua pulita e sicura per la popolazione