NAPOLI: CANDIDATI USANO OGGETTI SIMBOLO PER RAPPRESENTARE LA CAMPAGNA ELETTORALE

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Ogni oggetto è legato ad una storia, ad un percorso e reca in sè un significato. I candidati sindaco di Napoli hanno usato simbolicamente oggetti per rappresentare la loro campagna elettorale. Scarpette usate,  un casco da arrampicata, un tablet, una maglietta con slogan immortalati negli scatti del fotografo Ciro Fusco presso la sede dell’ANSA, per spiegare progetti, motivazioni e priorità che hanno caratterizzato la loro campagna elettorale”. “Scarpette da ginnastica consumate per quanto ho camminato e corso stando tra la gente – spiega la sua scelta Catello Maresca che aggiunge -“Da sindaco non sarò semplice spettatore delle cose che accadono a Napoli, non rimarrò chiuso nelle stanze di Palazzo San Giacomo. Continuerò a incontrare le persone. Ecco, le scarpe con le suole consumate sono il simbolo di questo mio impegno, sempre dalla parte dei cittadini”. ”La mia passione per le scalate – ha spiegato Antonio Bassolino che ha scelto di essere fotografato con un casco rosso da arrampicata – mi ha insegnato molto ed e’ stata una lezione per la vita privata, ma soprattutto per la vita politica: bisogna imparare a salire, ma anche a scendere. Proprio perché ho anche saputo scendere ora posso fare la risalita. Ecco, il mio oggetto del cuore, quindi: un casco rosso da alpinista, da scalatore, per proteggersi dalle pietre che possono cadere dall’alto, ma anche per essere visibile, per non essere perso di vista. “Ho scelto un tablet come oggetto simbolo – ha detto Alessandra Clemente – perché i device digitali saranno portatori della rivoluzione digitale che metteremo in atto grazie ai fondi del Pnrr e che renderanno più accessibili i servizi che il Comune offre al cittadino. Un progetto che abbiamo chiamato “il Comune sul tuo cellulare” per digitalizzare e rendere più moderna la macchina amministrativa e velocizzare le pratiche burocratiche.”
L”oggetto scelto da Manfredi è’ una t-shirt con la scritta ‘Insieme si può’. “Un motto , quello dell’associazione ‘I Pollici verdi’ del Parco Corto Maltese, in cui mi sono ritrovato pienamente. Un esempio di come ci si possa riappropriare della nostra città rendendola più vivibile contro ogni luogo comune. Ho detto sin dal primo giorno che la nostra Napoli non avrà più periferie ma sarà una città policentrica dove ogni quartiere avrà una sua vocazione che lo valorizza. Napoli rinasce solo con uno sforzo collettivo” dice Manfredi.